I Mondiali di Aare si avvicinano e chi si deve garantire in posto va a tutta. Come Matteo Marsaglia che nelle ultime prove cronometrate sulla terribile pista Streif di Kitzbuehel, nonostante sia partito con il pettorale 54, oltre un’ora e mezza dopo i primi, ha fatto registrare il secondo tempo, staccato di soli 23/100 dall’austriaco Hannes Reichelt (SK Sparkasse Radstadt – Salzburg), primo in 1’,57”,41/100. Ma, oltre all’esperto alpino di Sansicario, tutti gli italiani sono andati forte: Dominik Paris (Carabinieri) è terzo a 36/100, Christof Innerhofer (Fiamme Gialle) ha ottenuto il quinto tempo a 61/100, Werner Heel (Fiamme Gialle) il quattordicesimo, Florian Schieder (Carabinieri) il ventesimo, il poliziotto valsusino Mattia Casse il ventiquattresimo e Alexander Prast (Carabinieri) il ventottesimo. Marsaglia, che già lo scorso anno aveva fatto registrare il miglior crono nella terza prova a Kitzbuehel, guarda con ottimismo alla gara, come ha dichiarato ai colleghi dell’Ufficio Stampa della FISI: “La pista mi piace da sempre. Nella prima prova forse avevo un set-up sbagliato arrivando da Wengen, dove c’erano condizioni decisamente diverse e mi ero spaventato perché non ero riuscito a stare tanto in piedi. Oggi da subito ho sentito quel feeling che mi piace. Mi sono proprio divertito, ho avuto un po’ di fortuna perché noi con i pettorali più alti avevamo migliore visibilità rispetto ai primi. Me la sono proprio goduta, è venuta fuori una bella prova, adesso bisogna ripetersi in gara. La speranza è che il giorno della gara sia coperto, così è uguale per tutti, perché altrimenti con il 51 diventa dura. Mi aspetto due belle gare solide, mi farebbero comodo un paio di piazzamenti nei primi venti”. Contrariamente ai programmi iniziali venerdì 25 gennaio a Kitzbuehel si disputa la Discesa, anticipata perché il giorno successivo è previsto brutto tempo. Sabato 26 si svolgerà lo Slalom, mentre domenica 27 toccherà al Super-G.
In campo femminile la più attesa nella prima giornata delle prove cronometrate della Discesa di Coppa del Mondo a Garmisch era Sofia Goggia (Fiamme Gialle), al rientro dopo la frattura al malleolo peroneale patita ad ottobre. L’atleta bergamasca è stata la migliore delle azzurre, anche perché ha voluto subito forzare, per capire meglio la sua condizione attuale, mentre le altre ne hanno approfittato solo per testare la pista, non in condizioni ottimali. Sofia ha ottenuto il quindicesimo tempo, con un ritardo di 1”,85/100 dalla svizzera Corinne Suter (Ski Club Schwyz), che ha fermato i cronometri sul tempo di 1’,40”, precedendo per 69/100 la svedese Lisa Hoernblad (Hoega Kusten Alpin) e per 1”,09/100 l’austriaca Tamara Tippler (Sportverein Union Mautern – Steiermark). Più indietro le altre italiane: ventesima la carabiniera Federica Brignone, ventottesima Nadia Fanchini (Fiamme Gialle), quarantaduesima l’alpina cesanese Francesca Marsaglia e cinquantaquattresima la cuneese Marta Bassino (Centro Sportivo Esercito).