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Elezioni 2019 – Monticello, il sindaco Artusio Comba: “E’ ora di sviluppare quanto costruito”

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Tra i comuni chiamati a eleggere il proprio rappresentante nelle prossime Amministrative, troviamo Monticello d’Alba, centro roerino che, soprattutto negli ultimi anni, ha saputo rilanciarsi soprattutto da un punto di vista turistico anche grazie a iniziative importanti che hanno acceso i riflettori su questo angolo di Roero. Merito soprattutto dell’opera del sindaco Silvio Artusio Comba che, al termine di questa prima tappa del suo percorso come primo cittadino, ha deciso di rinnovare la sua candidatura per sviluppare quanto costruito nei cinque anni precedenti.

Signor Sindaco, dovendo stilare un primo bilancio di questa sua avventura, come è iniziato il suo percorso alla guida di Monticello?
“Ho iniziato la mia avventura di sindaco per salvare un paese. Se potessi fare un paragone con un’impresa, potrei dire che il Comune era un’impresa sull’orlo del fallimento. L’abbiamo ripresa, abbiamo dovuto lavorare circa tre anni per riportarla alla linea di galleggiamento. Gli obiettivi che avevo segnalato allora erano quelli di sviluppare il comune e, creando collegamenti con tutto il Roero e con l’ATL, portarlo ad essere un comune con un certo appeal da un punto di vista turistico…obiettivi che abbiamo raggiunto in questi ultimi due anni”

Come giudica quanto fatto nell’arco del suo mandato?
“Sono molto orgoglioso perchè, dall’abisso in cui ci trovavamo siamo riusciti a fare alcuni interventi che altre amministrazioni non erano riuscite a fare da 40 anni, penso alla rimozione della casa in frazione Surie, o l’opera di Valerio Berruti per abbellire il centro storico. Faccio notare che sono interventi fatti senza gravare sul Comune ma con l’impegno, l’incontro e con la capacità di mediazione…fare politica non è una cosa per tutti in un momento come questo”

Che cos’è che la inorgoglisce particolarmente di questo suo percorso?
“La capacità di rinnovare una comunità che non aveva la consapevolezza di avere questo valore, e sto parlando del Roero, non solo di Monticello. Teniamo poi conto che, dal 2014 non abbiamo più la Provincia, che era un riferimento importante per tutti noi, quindi noi sindaci abbiamo dovuto intervenire con più cautela. Faccio un esempio: la maggior parte delle strade del nostro territorio sono strade provinciali dove io non posso intervenire, ma questo è un elemento importante di decoro. Io ho fatto più di una richiesta di intervento in Provincia, perchè se lo facessi in autonomia incorrerei in un illecito. Quindi nonostante tutte queste restrizioni e queste difficoltà abbiamo fatto un lavoro importante, che vale la pena essere riconfermato perchè ora è il momento di sviluppare quanto costruito”

Dove pensa, invece, sia importante continuare a intervenire?
“Ci sono cose che possono essere migliorate. Al momento abbiamo realizzato tutto quello che avevamo promesso in campagna elettorale, ora si tratta di andare avanti. Sono state gettate le basi per cui il nostro comune sia in collegamento con gli altri centri del Roero. Monticello era un paese isolato, non c’era interesse di fare sinergie con altri comuni dell’ATL. Oggi è divenuto un comune che non solo è partecipe, con il sottoscritto presidente dell’Associazione Valorizzazione del Roero fondata nel maggio 2017, ma è un comune che si proietta verso un discorso turistico importante e inizia a intercettare flussi turistici significativi”.

Può, in conclusione, presentarci i punti salienti del suo nuovo programma elettorale?
“Il programma che stiamo preparando verte sullo sviluppo della parte turistica, che in un certo senso va ad abbracciare un po’ tutto, perchè il nostro programma si basa sull’idea che se noi stiamo bene nel nostro territorio, faremo stare bene anche chi viene a trovarci. Stare bene nel proprio territorio significa migliorare la qualità della vita, quindi intervenire sulla qualità dell’aria, sulla qualità del suono, sulla qualità del costruito, sull’abbellimento delle srutture come testimonia l’opera di Valerio Berruti…E’ un programma che, con il Festival della Felicità giunto lo scorso anno alla terza edizione, vuole diventare un manifesto politico e non solo una parte amministrativa. Non è solo un programma amministrativo, è un manifesto di idee che vuol portare a stare bene noi e chi viene a trovarci”.