Grave atto vandalico al totem dedicato ai donatori Aido (associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule), collocato all’angolo tra via Sarti e piazza Roma, a Bra. Sagoma concepita nel 2014 e realizzata dal vignettista Danilo Paparelli, dedicata ai “fior di donatori”, inaugurata nell’ottobre del 2016 alla presenza, tra gli altri, del presidente regionale Aido Valter Mione.Ignoti, nei giorni scorsi, si sono portati una mano della sagoma e il grande cuore rosso “infiocchettato”.
“Come gruppo comunale di Bra avevamo dato vita con grande impegno e determinazione, non senza difficoltà nel reperimento delle risorse, a questo punto di riferimento Aido per la città. Il totem è stato concepito e ideato per portare la popolazione a pensare all’importanza della donazione e il genio creativo di Danilo Paparelli, ha saputo abbinare questo totem ad un aspetto simpatico e gioioso, rendendo l’Aido una realtà di vita e non di morte. Aido fior di donatori, uno spettacolo. Vedere ferito, leso, con un atto vandalico, questo concetto e questo grande messaggio, l’Aido braidese, provinciale e piemontese si sente offeso, toccato nel profondo. Un gesto infimo, privo di buon senso e che va a toccare gli 8800 malati in Italia che stanno aspettando un trapianto. Data la presenza di telecamere nelle vicinanze del totem, con le autorità e in particolare con l’Amministrazione comunale, stiamo verificando la possibilità d’individuare chi ha commesso il danno. Un momento di profonda amarezza e delusione ma, anche, un momento per tirare su la testa e andare avanti con ancora più convinzione. Per San Valentino, vogliamo ridare al totem il suo cuore, simbolo di vita e di amore. Alla Cassa di Risparmio di Bra gruppo Bper è aperto un conto corrente e chi vorrà aiutarci potrà farlo al codice Iban IT07R0609546040000010139219 – A.I.D.O. Gruppo Comunale di Bra, indicando nella causale di versamento il motto: A San Valentino doniamo un cuore nuovo ad Aido“, sono i pensieri del presidente Aido provinciale Cuneo e del gruppo di Bra, Gianfranco Vergnano.