La pet therapy è stata riconosciuta come cura ufficiale dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003. Da allora numerosi studi ne hanno dimostrato l’efficacia in termini di distrazione dai pensieri legati all’ospedalizzazione, riduzione delle complicanze e miglioramento della qualità di vita dei pazienti.
Di recente l’Assessore Regionale alla Sanità Antonio Saitta è tornato su questi temi, dichiarando l’intenzione di sottoporre alla Commissione Salute della Conferenza delle Regioni la proposta di inserimento della pet therapy all’interno dei Lea, i Livelli essenziali di assistenza che il servizio sanitario garantisce ad ogni cittadino.
È in questo contesto che l’ASLTO3 ha intrapreso nei giorni scorsi una bella esperienza di pet therapy, che vede coinvolti gli ospiti del Cavs (Continuità assistenziale a valenza sanitaria) di Pomaretto. Grazie alla convenzione con l’Associazione Mai Soli, onlus da tempo convenzionata con l’Azienda e molto attiva sul fronte del sostegno ai pazienti in fase avanzata di malattia, è stato realizzato un progetto di attività assistita con l’ausilio degli animali. Ogni martedì, nei due saloni della struttura, i pazienti incontrano gli operatori di I.A.A. (Interventi Assistiti con gli Animali) dell’Associazione “Sorrisi a 4 zampe” e soprattutto loro, i cani.
Capaci di rappresentare uno stimolo concreto e positivo per i pazienti, in particolare gli anziani, i cani sono in grado di contrastare la sensazione di solitudine e di apatia che a volte può instaurarsi durante il ricovero, stimolando un approccio positivo che si ripercuote sulla qualità della permanenza in struttura e della vita del paziente in generale.