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Stefania Belmondo ospite d’onore agli IDEA AWARDS 2018: “Un orgoglio per me. Giovani, fate sport!”

La pluricampionessa olimpica ai nostri microfoni: "Lo sci alpino è lo sport delle nostre terre: sudore e fatica, proprio come nel lavoro dei campi"

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Come anticipato nei giorni scorsi sulle nostre pagine, sarà Stefania Belmondo l’ospite d’onore della serata di premiazione degli Idea Awards 2018, nel corso della quale, il prossimo 25 febbraio, riceverà il premio alla carriera che, da tradizione, ogni anno viene assegnato ad un volto storico dello sport della provincia Granda.
Quattro titoli Mondiali e dieci medaglie olimpiche: il perché dovrebbe essere chiarissimo. Eppure, nelle parole di Stefania traspare l’entusiasmo per un prestigioso riconoscimento: “Sono felice per questo premio fondamentalmente per due ragioni: il fatto che, con esso, viene riconosciuta la validità della mia carriera, conclusa ahimè ormai già 17 anni fa (ride, ndr), ma anche e soprattutto perché a consegnarmelo sono una rivista ed un sito web prestigiosi, molto conosciuti in provincia e non”.

Un lungo percorso, il suo, chiuso quasi due decenni fa, anche se i suoi successi sono tutt’ora ben nitidi nelle menti degli appassionati di sport invernali e non: “E’ passato del tempo, ma sono felice perché molti ancora si ricordano. Il nostro, purtroppo, è uno dei cosiddetti sport minori, in cui spesso il sacrificio non è ripagato a dovere. Io ricordo sempre che l’attività agonistica non è solo calcio. Nelle nostre discipline si può trovare il vero spirito olimpico, fatto di fatica e sudore, che spesso io riconduco alle nostre terre piemontesi: per allevare e coltivare, il sudore è un elemento indispensabile. In questo quadro, vanno menzionate e ringraziate le forze dell’ordine, che ci permettono di fare le nostre attività: senza di loro, e nel mio caso senza il Corpo Forestale, tutto questo non sarebbe stato possibile”.

Infine, un richiamo al movimento dello sci di fondo: “Gli atleti non mancano, come confermato da Chicco Pellegrino, un vanto per tutti noi. Il movimento, invece, vive grazie al lavoro di tanti volontari, a cui deve andare il ringraziamento di tutti noi: senza i loro sforzi negli Sci Club, molte cose non sarebbero possibili. Indipendentemente dallo sci di fondo, però, quello che io dico sempre ai ragazzi è di fare sport: è uno strumento di aggregazione, crescita personale, sociale ed umana che non si può perdere nel percorso di vita”.