Asti-Cuneo, ecco il secondo atto delle mobilitazioni decise dai sindaci e dalle associazioni di categoria della Granda. Dopo il sit-in di lunedì sulla salita del Bergoglio, a Roreto di Cherasco, questa mattina, venerdì 1° marzo, è cominciato il presidio permanente di fronte alla Prefettura, dove è stato allestito un gazebo.
Fino al 5 marzo, dalle 8 alle 20, gli amministratori della Granda si daranno il cambio per essere presenti, manifestando il loro dissenso per il mancato completamento dell’opera.
Ad aprire il presidio, alle 8 di questa mattina, gli assessori comunali di Cuneo Luca Serale e Paola Olivero insieme al sindaco di Gaiola Fabrizio Biolè. Nel pomeriggio si sono avvicendati di fronte alla Prefettura il vicesindaco di Cuneo Patrizia Manassero, la consigliera comunale di maggioranza Tiziana Revelli e l’assessore Domenico Giraudo. Nei prossimi giorni proseguiranno i turni che vedranno coinvolti anche altri sindaci della provincia, fino alle 20 di martedì 5 marzo.
Quindi scatterà l’ultima fase della protesta: il 26 marzo il presidio si trasferirà a Roma, davanti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La speranza è che queste proteste servano a qualcosa e che si arrivi nel più breve tempo possibile alla conclusione dei 9 chilometri che mancano per completare l’autostrada Asti-Cuneo.