Cimice asiatica, ospite indesiderato come comportarsi?

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Con l’imminente ripresa della stagione agricola 2019 anche la cimice asiatica (Halyomorpha halys) si sta nuovamente attivando per ricolonizzare il territorio.
Al fine di far fronte comune contro questa emergenza per tutte le colture, agrarie e non,
si è nuovamente riunito l’Osservatorio Cimice Asiatica.

DA CHI È COSTITUITO L’OSSERVATORIO?
Un insieme di attori che operano su vari livelli nel settore agroalimentare:
– Ferrero Hazelnut Company,
– Università di Torino (DISAFA Entomologia),
– Fondazione Agrion,
– Regione Piemonte – Settore Fitosanitario,
– Associazioni di categoria, Organizzazioni dei Produttori.

QUAL È LA SUA FUNZIONE?
Attuare un’azione corale per la difesa e l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse nei confronti della cimice asiatica, insetto esotico che sta mettendo in ginocchio l’agricoltura piemontese e non solo. A tal fine, l’Osservatorio Cimice Asiatica persegue il duplice obiettivo di minimizzare i danni causati dall’insetto alle colture agrarie e di individuare e mettere in atto soluzioni efficaci e durature, nel rispetto dell’ambiente e della salute umana. Le attività, sia di ricerca che applicative, mirano ad accrescere la conoscenza del
comportamento e delle dinamiche di popolazione della cimice asiatica per individuare le possibili soluzioni volte a mitigarne l’impatto sulle coltivazioni.

CHI È QUESTO INSETTO INDESIDERATO?
Cimice asiatica (Halyomorpha halys). Insetto di recente introduzione, originario dell’Estremo Oriente. Non dannoso per le persone, ma fastidioso se presente in massa nelle abitazioni. Se disturbato o schiacciato emana un odore particolarmente sgradevole. Dannoso per molte coltivazioni (nocciole, pere, pesche, ciliegie, mele, kiwi, peperone, soia, mais, giovani pioppi…).

DOVE?
Si nasconde nelle zone più riparate delle abitazioni (mansarde, sottotetti, cassonetti delle
tapparelle, ripostigli vari…) per trascorrere il periodo invernale. In primavera riprende l’attività e abbandona gli ambienti in cui si era riparato per spostarsi su piante coltivate, ornamentali ed incolti dove prosegue il ciclo biologico, sviluppando popolazioni via via più elevate.

PERCHE’ PREVENIRE LA PROLIFERAZIONE?
Le cimici, con le loro punture di alimentazione, sono molto dannose per diverse coltivazioni,
tanto da arrivare addirittura a determinare la perdita dell’intero raccolto per una stagione.
Occorre dunque la massima attenzione per evitare che l’insetto si diffonda ulteriormente.
Grazie anche a piccoli accorgimenti, sarà possibile raggiungere buoni risultati.

COME?
Occorre riuscire a debellare le cimici prima del loro risveglio dal “letargo” (svernamento) e della conseguente fuoriuscita dalle abitazioni. Vediamo come.

LA RACCOLTA:
Individuate le zone di ricovero, quali cassonetti delle tapparelle, infissi, intercapedini, ecc.
procedere con la cattura degli insetti, o manuale o con l’ausilio di aspiratori muniti di sacchetto. Gli individui già attivi presenti nelle abitazioni possono essere eventualmente
bloccati utilizzando il ghiaccio secco spray e successivamente catturati.

L’ELIMINAZIONE
Nell’ambiente domestico, porre gli insetti catturati in contenitori con acqua e sapone, in modo tale da impedirne la fuga e causarne la rapida eliminazione. Le cimici raccolte vanno
comunque eliminate e non solo allontanate!

LA FRUTTA E LA VERDURA PIEMONTESE VI RINGRAZIANO!