“Come cittadino piemontese e come collega Sindaco ritengo opportuno esprimere solidarietà a Chiara Appendino per le minacce intimidatorie subite nella giornata di martedi.
Sono convinto che opposizioni, critiche, dissenso anche duro possano e debbano essere esercitati sempre senza superare il limite della minaccia fisica, anche se più o meno metaforica.
Forse Chiara ha sbagliato o sottovalutato, insieme alla sua maggioranza, la giusta modalità di comunicazione rispetto alle operazioni di sgombero dell'”Asilo”, ma certo ciò non giustifica il ritrovarsi con la famiglia e la propria persona destinatari di messaggi di stampo fascista!
Pane al pane, mi scusi la collega Appendino se però non mi esimo dal sottolineare che, oggi come ieri, il Movimento 5 stelle abbia poco da insegnare o meglio poco da scandalizzarsi anche per le minacce più “basse”! E purtroppo, oggi come ieri, di esempi non ne mancano; dall’augurio del signor Davide Bono alla morte e all’estinzione per la progenie di avversari politici come Foietta, Fassino e Bresso al recente augurio di “bruciare all’inferno” urlato dal signor Alberto Airola ad un collega Senatore…” Così Fabrizio Biolé, Sindaco di Gaiola esponente piemontese e candidato consigliere regionale di Italia in Comune.
c.s.