Come promesso, personalmente, venerdì scorso a Palazzo Chigi (Roma) a Sergio Chiamparino e in occasione del vertice con i presidenti delle Regioni sul decreto “sblocca cantieri”, nel primo pomeriggio di oggi il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, accompagnati dall’attuale presidente del Piemonte, si sono recati sul troncone della A33 Asti-Cuneo, a pochi chilometri dall’abitato di Cherasco.
Oltre ad una nutrita folla di operatori dell’informazione, Conte, Toninelli e Chiamparino sono stati accolti dall’assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco e da numerosi parlamentari piemontesi: Marco Perosino (FI), Chiara Gribaudo e Davide Gariglio (PD), Monica Ciaburro (FdI), Giorgio Bergesio e Flavio Gastaldi (Lega), Chiara Dadone, con il candidato alla presidenza della Regione Piemonte, Giorgio Bertola (M5s). Presenti i prefetti di Cuneo e di Asti, Giovanni Russo e Alfonso Terribile.
“Dal 2012 sono passati un po’ di Governi, noi ci siamo da pochi mesi. Ci assumiamo la responsabilità di completamento dell’opera, siamo venuti qui per questo motivo” così il premier Conte, affacciatosi all’estremità del troncone. Poi, dopo le foto e i video di rito, si è riunito il tavolo tecnico e operativo con gli esperti e i parlamentari, sotto un gazebo allestito per l’occasione, “lontano” da telecamere e microfoni.
Autostrada incompleta dopo 29 anni dall’accordo firmato da Anas e dalla concessionaria Satap per l’inizio dei lavori; lavori poi interrotti nel corso del 2012.
Terminato il tavolo tecnico e operativo, Conte, Toninelli, Chiamparino e i parlamentari, si sono recati in Prefettura a Cuneo, per un incontro con gli amministratori locali.
In sintesi, il concessionario dell’A33 (gruppo Gavio) si impegnerebbe per l’anticipo dei 350 milioni per terminare l’opera, anticipandoli dall’eventuale nuova concessione, nel 2026, della Torino-Milano.