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Rotary Club Roero e Liceo Artistico albese insieme per “Roero nel Mondo” (FOTO)

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Un giorno a forma di Roero, di Rotary, e di idee “giovani”: mentre il mondo si animava nelle piazze in occasione del cosiddetto “Friday for Future”, la giornata per il clima, ad Alba e nella Sinistra Tanaro c’è stato chi ha davvero lasciato un segno concreto di come si possa fare molto per i propri luoghi di vita quotidiana.

Cullandoli nelle loro peculiarità, promuovendoli, dimostrando di voler loro il vero bene: con il progetto “Roero nel Mondo”, nato lo scorso anno nell’ambito del Rotary Club Canale-Roero con la piena collaborazione del comprensorio dell’Istituto Govone-Liceo Artistico “Pinot Gallizio” albese.

Venerdì scorso, dunque, nella sede di corso Europa, c’è stato l’atto premiale di tale iniziativa: scaturita nella precedente annata sociale per desiderio dell’allora presidente Silvano Picollo, e che ha trovato piena continuità con il suo successore Giulio Abbate.
Di cosa si è trattato? Di un vero e proprio concorso di idee, messo nelle mani degli allievi “artistici” cui è stato proposto di realizzare un’azione grafica per immagini e testi evocativi quanto accattivanti, per promuovere il Roero e renderne testimonianza di valorizzazione agli occhi dell’intera “rete” rotaryana mondiale.

Le risposte sono state molto efficaci: imponendo alla commissione giudicatrice (presieduta dal socio Piero Mollo, con l’assistenza del segretario Sergio Rolfo) un lavoro impegnativo: per individuare, tra tutti quelli presentati, i layout di candidatura più meritevoli. I tre vincitori (Davide Testa, Andrea Antonioli e Federica Usai) sono stati dunque “primus inter pares”: bravissimi, al pari dei loro compagni, nel saper cogliere il messaggio di fondo di questa attività.

Così si è espresso il dirigente scolastico Luciano Marengo, sull’intero progetto: «L’idea è stata molto bella, perché il Club si è occupato di capire come i giovani possano diffondere la bellezza del nostro territorio, portarla agli occhi di altri giovani, e non solo giovani. Mi compiaccio di questa iniziativa molto lungimirante: la nostra terra è apprezzata dalle persone della nostra età, per le sue caratteristiche legate al paesaggio, all’enogastronomia, alla cultura, ma dobbiamo preoccuparci anche del futuro. E, quindi, di trasmettere queste suggestioni anche alle nuove generazioni: e il mezzo più bello è proprio quello diretto».

E’ stato un lavoro di squadra: «I docenti ci hanno aiutato in questo percorso, si sono messi in gioco: in questa occasione utile anche al nostro liceo artistico, per farsi conoscere, per uscire dalle proprie mura seppur accoglienti. Grazie al Rotary Club che ha investito su di noi, per portare anche il nostro nome sulla scena internazionale: i nostri ragazzi, da parte loro, possono portare capacità, idee e risorse incredibili».

Il presidente Rotary Giulio Abbate ha poi aggiunto: «Il progetto avrà riscontri interessanti, perché verrà diffuso a livello mondiale facendo rete con tutti i Clubs del pianeta. Crediamo nel Roero, in modo fattivo e concreto: e siamo lieti di aver trovato il pieno desiderio di collaborare da parte del nostro patrimonio scolastico».

Il socio Gianluca Costa ha poi portato i saluti del Governatore Distrettuale Gianmichele Gancia: «1.600 Clubs, un milione e 300mila persone coinvolte: in un anno in cui molti services sono dedicati alla scuola, la possibilità di diffusione del progetto è un vero e proprio investimento per il territorio e per il futuro».

A Silvano Picollo, che per primo concepì questo progetto nel 2018, nell’anno di sua leadership nel Rotary Club roerino, è spettata l’efficace chiosa prima dell’atto premiale: «Ci tenevamo molto, e ci teniamo tuttora, a collaborare con i ragazzi: il futuro è tutto loro. Noi vorremmo davvero portare il Roero all’attenzione del mondo, passando per i rotaryani, lavorando per immagini e per messaggi efficaci. Quando parlammo per la prima volta di questa iniziativa con il prof. Luciano Marengo, trovammo subito interesse e voglia di fare squadra in questa direzione: ringraziamo lui, ringraziamo gli allievi, ringraziamo i docenti per aver compreso la portata di questa operazione. Tutti i lavori presentati sono stati ritenuti molto validi».

Paolo Destefanis