Un dispositivo elettronico anti-abbandono per il seggiolino auto: progettato da uno studente del “Cigna” di Mondovì

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Marco Pagliano Sasso, studente della classe quinta dell’IIS Cigna (Indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica – articolazione Automazione), ha realizzato un progetto molto interessante sotto diversi punti di vista, oltre ovviamente a quello strettamente tecnologico. In primo luogo offre una soluzione a un problema emerso recentemente: il fatto che a volte i bambini vengano “dimenticati” in auto dai familiari; inoltre è pensato nel rispetto dell’ambiente perché permette di riutilizzare quanto già si possiede; infine è economico (il costo si aggira sui trenta euro).

Vi sono in commercio seggiolini dotati di sensori che segnalano la presenza del bambino, ma sono decisamente costosi. D’altro canto, in famiglia si potrebbe già possedere un seggiolino “tradizionale” ancora in buono stato, che non si vuole rimpiazzare con uno nuovo. Marco Pagliano Sasso ha progettato un dispositivo anti-abbandono che può essere installato su qualsiasi seggiolino e che ha un costo decisamente contenuto.

Il prototipo è stato fatto con materiali di recupero (e ciò testimonia un’attenzione all’ambiente che fa ben sperare nelle generazioni future, che dimostrano di essere sì tecnologiche ma anche “green”) ed è stato presentato alla manifestazione a livello nazionale “Welcome to Automation”, che si è tenuta a Reggio Emilia a fine marzo. È stata un’esperienza stimolante, che ha reso possibile un confronto con altri studenti e docenti, per uno scambio proficuo e arricchente.

I componenti usati sono economici ma di qualità e assicurano stabilità ed affidabilità al dispositivo, che è risultato efficiente e facile da installare e usare.
Il dispositivo progettato si interfaccia con il cellulare attraverso un’app sviluppata ad hoc che, in caso di emergenza, genera telefonate ai familiari. Tramite sms viene anche indicata la posizione dell’automobile in cui c’è il bambino. Si sta pensando di proporlo ad alcune aziende per commercializzarlo.

La realizzazione del dispositivo ha richiesto alcuni mesi di lavoro, sia a scuola sia a casa, ma soprattutto nelle ore dedicate al progetto “Divertirsi con l’elettronica”, che ogni martedì pomeriggio, nei laboratori di elettronica del Cigna, sotto la guida dei professori, vede i ragazzi dare sfogo alla propria creatività, curiosità e voglia di sperimentare. È importante sottolineare che il progetto “Divertirsi con l’elettronica” nasce dalla passione di alcuni docenti che riescono a trasmettere ai giovani l’amore per il sapere e la soddisfazione di lavorare insieme e bene.

c.s.