L’assessore regionale Alberto Valmaggia informa che la Giunta Chiamparino, su proposta della collega Gianna Pentenero, ha approvato la delibera con i criteri di assegnazione dei voucher elettronici per il diritto allo studio riguardante l’anno scolastico 2019-2020.
L’erogazione degli assegni agli allievi piemontesi, che ne hanno diritto se il nucleo famigliare non supera il valore Isee previsto e frequentano gli Istituti statali o paritari (primaria, secondaria di primo e secondo grado, corsi di formazione professionale), è stabilita attraverso i bandi: “Iscrizione e frequenza” e “Libri di testo, materiale didattico e dotazioni tecnologiche funzionali all’istruzione, attività integrative previste dai piani dell’offerta formativa e trasporti”.
I documenti sono stati predisposti dai tecnici del settore Politiche dell’istruzione, programmazione e monitoraggio strutture scolastiche e approvati dalla Direzione Coesione Sociale. In totale sono stati stanziati 17.658.216 euro, di cui 11.200.000 euro di fonte regionale e 6.458.216 euro distribuiti dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sulla base della Legge 448 del 1998 e gestiti dalla stessa Regione.
Nel caso del primo bando (7.063.286 euro disponibili) il contributo serve per pagare la retta di iscrizione e frequenza. Il secondo bando (10.594.930 euro disponibili) copre la spesa per l’acquisto di libri di testo nuovi o usati, cartacei o digitali; vocabolari; libri di narrativa, anche in lingua straniera, consigliati dalle scuole; materiali specifici finalizzati alla didattica che sostituiscono o affiancano il libro di testo per gli allievi disabili, con disturbi di apprendimento (Dsa) o con esigenze educative speciali (Ees); pc; tablet; lettori e-book; stampanti; programmi e sistemi operativi a uso scolastico anche per gli allievi disabili (Dsa ed Ees); chiavette usb; cd rom; memory card; hard disk esterni; calcolatrici elettroniche; materiale per il disegno tecnico e artistico escluso quello di consumo; strumenti di protezione individuale per l’uso nei laboratori e quelli musicali richiesti dalle scuole per l’attività didattica; percorsi integrativi con l’obiettivo di arricchire l’offerta formativa inserita nei Piani di ogni Istituto, comprese le visite di istruzione; titoli di viaggio per il trasporto scolastico.
I voucher saranno spendibili presso la rete in convenzione di scuole statali e paritarie, agenzie formative ed esercizi commerciali. Il reddito Isee del nucleo famigliare, o dello studente, se maggiorenne, non deve superare i 26.000 euro. Per le domande che hanno come riferimento i contributi statali scende a 15.748,78 euro.
Per proseguire la dematerializzazione e la semplificazione del percorso di gestione del Modulo Unificato di richiesta contributi, gli interessati, interagendo direttamente con la Regione Piemonte, potranno compilare e inoltrare la domanda esclusivamente attraverso l’accesso all’applicazione sul sito www.sistemapiemonte.it/assegnidistudio con le credenziali Spid (sistema per l’identità digitale della Pubblica Amministrazione) che si possono richiedere all’indirizzo https://www.spid.gov.it/richiedi-spid
Le domande vanno presentate dal 18 aprile al 30 maggio 2019.
Per informazioni e assistenza è disponibile il numero verde gratuito 800333444, dal lunedì al venerdì, con orario 8-18, oppure ci si può rivolgere agli Uffici relazioni con il pubblico della Regione o ancora consultare la pagina Internet https://www.regione.piemonte.it/web/temi/istruzione-formazione-lavoro/istruzione/voucher-scuola/voucher-scuola-2019-2020
“Attraverso questo provvedimento – sottolinea l’assessore Valmaggia – la Regione prosegue l’ormai consueto e sostanzioso impegno annuale per garantire il diritto allo studio soprattutto agli studenti piemontesi con i nuclei famigliari che hanno bisogno di un maggiore sostegno economico. Per la prima volta, rispetto al passato, i contributi verranno assegnati in anticipo rispetto all’inizio dell’anno scolastico. Inoltre, la dotazione finanziaria è aumentata da 11 a 17 milioni e mezzo di euro. In questo modo lieviteranno considerevolmente i beneficiari. Se, infatti, nel 2018-2019 sono state coperte 20 mila domande sulle 40 mila ricevute, quest’anno si stima di poter soddisfare l’80% delle richieste”.
c.s.