Il candidato sindaco di Boves, Gianni Martini ha annunciato la sua lista di candidati che sarà presentata, simbolicamente, con manifesti in bacheca, il 25 aprile, «Festa della Liberazione».
L’annuncio della «discesa in campo» del giornalista ed ex direttore (redazione cuneese di quotidiano nazionale) è arrivato da mesi (fine anno scorso). Il colorato logo della formazione («Vivere Boves») è apparso, in bacheca, da alcune settimane (giovane e vivace, una Bisalta, un ponte, allegre figure stilizzate, efficace). Come sempre per queste compagini i candidati cercano di coprire tutte le competenze per amministrare un Comune, le categorie produttive, le fasce d’età, le zone del Comune (concentrico e frazioni), l’entusiasmo di chi si affaccia alla prima esperienza e l’affidabilità di chi ha già vissuto il ruolo.
Alfabeticamente apre Valeria Arpino (insegnante, ma soprattutto artista a tutto tondo e vocalist). Ricca (come nella formazione avversa) è la presenza femminile: da Marina Aschero (ex insegnante scuola Materna), a Costanza Lerda (assistente sociale, ex consigliera comunale e coordinatrice della Scuola di Pace), a Marta Maccario (imprenditrice e commerciante), a Carla Polinice (impiegata fontanellese).
Il più giovane è il mellanese Gabriele Giordano, studente universitario di Mellana. Giancarlo Beraudo, stimato bancario, porta la sua competenza finanziaria, Erio Giordanengo, dipendente della Ditta Ramero, esperienza e determinazione. Franco Cavallera, fontanellese, è giovane noto per l’attivismo in Associazioni ed iniziative locali.
Franco Cavallo, anche egli di Fontanelle, ex dirigente della azienda di trasporti «Benese», è stato apprezzato assessore comunale ai lavori pubblici (sindaco Riccardo Pellegrino). Beppe Marro è consigliere comunale in carica, Carlo di Benedetto altro fontanellese con la formazione professionale sulla «sicurezza» di carabiniere in congedo (oltre che coi suoi vari interessi culturali e la capacità organizzativa).
La presentazione ufficiale aperta alla popolazione è prevista per la sera del 3 maggio in Santa Croce a Boves. I punti forti anticipati del programma parlano di massimo interesse alla «pedancola» su Gesso da cercare di ricostruire (non casuale è il «ponte», anche simbolo di un «riunire», dopo anni di tanti contrasti intestini e rapporti non idilliaci con Cuneo) e l’area ex industriale-artigianale della «Ansaldi» da recuperare, alle porte del centro storico.
c.s.