Arriva dalla società civile, dal mondo dell’impresa e dal settore agricoltura, Enrico Tesio candidato per la Lista “Chiamparino per il Piemonte del Sì”. Quarantenne veterinario, laureato con il 110 e lode e dignità di stampa con una tesi sulla comunicazione acustica della marmotta alpina e con un Master di primo livello in Management dell’impresa cooperativa, Tesio lavora come libero professionista nel settore della zootecnia biologica in molte aziende della pianura saviglianese e fossanese.
È presidente della cooperativa agricola “La Sorgente” di Saluzzo ed ha una lunga esperienza nel mondo cooperativo in Italia e all’estero e nell’ultimo anno sta collaborando ad un allevamento di grilli.
Ci racconti qualcosa di lei, oltre all’attività lavorativa.
“Sono sposato con Roberta, odontoiatra ed ho tre figli Nicolò, Francesco e Leonardo. Sono appassionato di sport e nel tempo libero alleno i ragazzi dell’Atletica Moretta e dell’Atletica Piemonte in collaborazione con l’Atletica Fossano, specialità corsa ad ostacoli”.
Come è arrivata questa candidatura?
“La politica mi ha sempre appassionato e la seguo con attenzione. Così, dopo aver sottoscritto il Manifesto del Sì del Presidente Chiamparino, ho dato la mia disponibilità a portare le mie esperienze lavorative e professionali a disposizione della Lista. Sono alla prima esperienza in politica, ma vorrei portare il mio contributo e in particolare quello del mondo agricolo, che ritengo debba essere rappresentato da persone che conoscano le tematiche del settore. Stiamo vivendo tempi straordinari e voglio impegnarmi per giocare la partita in prima persona, per il futuro dei miei figli e delle nostre comunità”.
Come sta andando questa avventura?
“Mi sto rendendo conto di quante straordinarie persone mi vivano accanto in famiglia e nella comunità. Senza che io chiedessi nulla, è nato spontaneamente, intorno alla mia candidatura, un comitato elettorale decisamente battagliero”.
Cosa pensa di portare come esperienza?
“La mia candidatura rappresenta anche l’impegno del mondo imprenditoriale e delle persone che hanno voglia di fare. Serve una burocrazia che sostenga, sia sinergica e non ostacoli il lavoro ed una maggior autonomia regionale. Credo che ci vogliano più Piemonte e più Europa, meno sovranismo, più autorevolezza e credibilità”.
Qual è il giudizio su questa Giunta Regionale?
“Credo che la sfida più importante di questa Giunta regionale sia stata vinta: mettere in ordine i conti di una Regione ereditata in bancarotta. In ambito sanitario ad esempio si è passati dal baratro, al gradino più alto del podio tra le regioni italiane per i servizi erogati. Una sfida quasi impossibile vinta con tenacia, perseveranza e senso del dovere. Solo questo obiettivo ottenuto meriterebbe la riconferma, adesso ci sono da raccogliere i frutti di questo lavoro perché senza i conti in ordine non c’è sanità, non c’è lavoro, non c’è sociale, non c’è cultura…. Per cui dico Chiamparino bene, bravo, bis”.
c.s.