Mattinata densa di appuntamenti, a Bra, per l’anniversario della Liberazione: il 25 aprile 1945.
La Messa al Campo, in largo della Resistenza e a pochi passi dal Polifunzionale “Arpino” e dalla Biblioteca civica, è stato il primo momento ufficiale con l’Amministrazione comunale, i rappresentanti del Consiglio comunale, i Reduci, le associazioni combattentistiche e la cittadinanza.
Accompagnati dalla banda musicale braidese “Giuseppe Verdi”, i presenti si sono incolonnati e, in corteo attraverso le vie del centro cittadino, hanno raggiunto piazza Caduti per la Libertà, cuore pulsante delle celebrazioni.
In cima alla scalinata del Municipio sono intervenuti, per un saluto ufficiale, il sindaco Bruna Sibille e l’assessore Fabio Bailo, prima di passare la parola a Livio Cella, classe 1922, ex combattente e deportato nei campi di concentramento. Si è esibito il coro del liceo “Giolitti-Gandino” di Bra, poi è stata intitolata la “Sala Resistenza” del Palazzo comunale a Cesare Gramaglia (1920-1999) partigiano ed ex sindaco braidese tra il 1979 e il 1980, ex assessore e consigliere comunale.
Ultimo momento ufficiale, e non per importanza, l’inaugurazione della mostra “Campioni nella Memoria” (storie di atleti deportati nei campi di concentramento) promossa dal sodalizio Unione Nazionale Veterani dello Sport, con taglio del nastro nella “Sala Reviglio” di Palazzo Mathis.
“La Costituzione è l’anello al dito posto dalla Resistenza alla Repubblica” ha ricordato il sindaco Sibille durante il suo intervento davanti al Municipio, citando Giovanni Arpino.