Home Attualità Asta del Barolo, XVII edizione sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo

Asta del Barolo, XVII edizione sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo

Domenica 12 maggio ore 10.30, presso il Castello di Barolo

0
514

Si è scritto tanto del Barolo, lo si è descritto tanto, si è sorseggiato ancora di più, ma queste uve nebbiolo, maturate nei 11 comuni vocati, affinate e invecchiate per minimo 38 mesi, diventano un vino che è molto più della somma dei passaggi tecnici, della sostanza dell’acino e del perfezionismo del lavoro che lo genera. C’è un extra che lo rende un unicum che lo fa desiderare a Roma come a Pechino, a New York come a Berlino, a Tokyo e Camberra. Un’ineffabile piacere che seduce.

Per questo l’Asta del Barolo, la cui XVII edizione si svolge il 12 maggio nel Castello di Barolo, in provincia di Cuneo, è tanto attrattiva e ha tanto successo: nella sala avranno l’onore di esaminare circa sessanta lotti dal vivo, invitati prestigiosi: winelovers, collezionisti, esperti di tutto il mondo. Con il mondo poi ci saranno collegamenti in diretta telefonica per aggiudicarsi le migliori bottiglie.

Il meccanismo dell’asta è semplice: i lotti vengono presentati e battuti al rialzo da Giancarlo Montaldo e il ricavato, come da consuetudine, sarà devoluto in beneficenza all’ONLUS 1Caffè dell’attore Luca Argentero.
Per questa e per altre motivazioni l’Asta del Barolo 2019 ha ottenuto l’Alto Patrocino del Parlamento Europeo.

“Gli uomini e le donne delle Langhe della mia generazione avevano un sogno, forse più di uno; di sicuro c’è sempre stata una voglia di riscatto, una voglia immensa di rendere grande i propri prodotti, e far apprezzare questo territorio. Tutti insieme ce l’abbiamo fatta” – dice con orgoglio Gianni Gagliardo ideatore dell’Asta – L’Asta del Barolo è l’evento clou che sintetizza questo successo del più nobile e noto vino di questa terra.”

Infatti al centro dell’attenzione c’è il Barolo. Tutto di ventenni, annata 1999, il lotto speciale “Deditus” con un Cordero di Montezemolo; 750ml Barolo Bricco Gattera; magnum Barolo Morasco di Franco Martinetti. Michele Chiarlo ha scelto una bottiglia 750ml di Barolo Cerequio; doppio magnum Barolo per Poderi Gianni Gagliardo; Poderi Luigi Einaudi una 750ml di Barolo Cannubi; magnum Marolo Bussia a firma Prunotto e un Barolo Castiglione 750ml per la cantina Vietti.
Si entra nel vivo con alcuni pezzi introvabili e di sicuro interesse per gli esperti tra cui
un Monfortino Riserva del 1961 di Giacomo Conterno, due bottiglie di Barolo Bartolo Mascarello del 1964 e 1967, un Giacomo Borgogno riserva del 1947, un Fontanafredda del 1959 e tante altre bottiglie uniche che raccontano una storia importante attraverso annate e stili di vinificazione che sono stati punti di svolta per giungere al Barolo di oggi.              A chiudere la mattinata un buffet a cura di Mariuccia Ferrero del Ristorante San Marco di Canelli, chef con trent’anni continuativi di stella Michelin.

Per informazioni su collegamenti telefoni e diretta streaming dell’Asta – info@deditus.it o astadelbarolo@gmail.com

(ph. Davide Gonella)