Un’esperienza lavorativa e culturale impareggiabile vissuta con passione ed entusiasmo da Andrea Bosco, Federico Bunino, Yasmine El Frini e Ilaria Mina, studenti iscritti al quarto anno presso l’I.I.S. “A. Cravetta” di Savigliano nell’ambito dei progetti europei Erasmus Plus di mobilità all’estero VET (Vocational Education and Training Mobility) dal titolo Find Yuor Way in Europe, gestito con il Consorzio degli Istituti Professionali di Sassuolo.
Quest’anno doppia destinazione: Dublino per le alunne Bosco e Mina (indirizzo grafica e comunicazione), Siviglia per Bunino (classe indirizzo professionale manutenzione ed assistenza tecnica) ed El Frini (indirizzo tecnico turistico). Le aziende/enti ospiti sono state: un’agenzia di realizzazione, stampa e vendita di materiali pubblicitari ed etichette per Andrea ed Ilaria, un albergo in zona centrale per Yasmine e un imprenditore elettrico per Federico.
Nelle tre settimane dal 9 al 31 marzo scorso gli studenti hanno avuto l’occasione di lavorare svolgendo incarichi e attività di responsabilità e di valore, mettendo a frutto tutte le competenze acquisite nel corso degli anni di studio. Prima della partenza hanno curato la conoscenza linguistica e culturale del paese ospitante grazie ad una preparazione a scuola nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro e a Salsomaggiore, condotta da docenti referenti e responsabili sia dell’Istituto che del Consorzio. Il programma Erasmus di mobilità ha monitorato i progressi linguistici attraverso una formazione OLS (Online linguistic support) su piattaforma.
Giunti a destinazione gli studenti sono stati accolti in famiglie e dai referenti delle agenzie tutor locali. La sistemazione ha loro permesso di collaudare le capacità relazionali ed organizzative. “L’aspetto che più temevo era la difficoltà linguistica, perché non conoscevo la lingua. Ma grazie alla disponibilità delle persone con cui abbiamo vissuto e lavorato posso dire di aver imparato tanto e serenamente. Abbiamo utilizzato la lingua madre ma anche l’inglese”, dice Yasmine. “In realtà sono riuscita a creare un clima collaborativo e professionale molto valido con i colleghi. A Siviglia ho incontrato una cultura solare, aperta e disponibile. Ho avuto qualche difficoltà iniziale con il linguaggio specifico del lavoro, superato nel giro di qualche giorno”, dice Federico.
Per Andrea ed Ilaria si sono via via definiti meglio compiti e procedure studiate teoricamente a scuola e da applicare nell’ambito lavorativo. L’ostacolo linguistico all’inizio ha reso tutto più complicato, poi piano piano le possibilità di comunicazione sono aumentate. “Siamo partite con molte aspettative. Il lavoro svolto è stato diverso, ma proprio per questo utile e stimolante. Abbiamo avuto un’occasione preziosa per sperimentare competenze e ambiti lavorativi potendo così chiarire meglio a me stesse quale futuro lavorativo vorremmo intraprendere con maggiore entusiasmo”. “Siamo felici di aver creato legami con i famigliari con cui abbiamo vissuto nelle tre settimane, con gli altri studenti del gruppo destinati ciascuno in un’azienda diversa e con i docenti accompagnatori” precisano.
“Grazie ai tutor abbiamo scoperto anche alcune ricchezze artistiche e naturali dei paesi ospiti. Abbiamo vissuto secondo usanze e tempi diversi da nostri apprezzando gli uni e gli altri. Così a casa ci siamo portati molto di più di quanto avevamo messo in conto! Ci auguriamo che nei prossimi anni siano possibili altri stages come questo”, concludono appagati gli studenti.
Non mancheranno certo altre proposte di stages in linea con le priorità formative portate avanti ormai da anni dall’istituto “A. Cravetta”. L’impegno profuso nella realizzazione del progetto nasce dalla convinzione che esperienze di questo tipo siano altamente formative sia sul piano personale che su quello professionale; risultato confermato dalla soddisfazione degli studenti e delle loro famiglie.
c.s.