“Mi sono proprio divertita e sono riuscita a portare a termine una gara che è stata fatale per molti concorrenti”. Ha ragione Monica Caramellino ad essere soddisfatta sulla pedana di arrivo di Settimo Torinese, festeggiando la sua ventiseiesima posizione assoluta, seconda di Classe R2B, alla 46esima edizione del Rally Team ‘971.
Che diventa il miglior risultato della pilotessa canavesana nella gara della collina torinese; dopo il 44° posto del 2014 con la Mini ed il 31° di due anni fa con la Peugeot 208 R2B, rally che rappresentò la sua gara di esordio con la navigatrice genovese Giulia Patrone. Una gara che ha mostrato tutte le sue difficoltà con quasi un concorrente su quattro ritirato anzitempo, in maggioranza per uscite di strada, alcune delle quali molto spettacolari.
“Dopo la trasferta a Sanremo, una gara che si è svolta su strade larghe, veloci e pulite, siamo tornate nelle classiche situazioni dei rally piemontesi, con strade tortuose, con il fondo rotto; che si sono sporcate immediatamente dopo il via per i numerosi ‘tagli’ compiuti dai concorrenti che partono per primi a bordo di vetture quattro ruote motrici” sottolinea la pilotessa di Nole Canavese che ha affrontato il rally della collina torinese affiancata dalla navigatrice genovese Giulia Patrone, sulla Peugeot 208 VTI curata da Riccardo Miele. “E sono contenta perché sono riuscita ad interpretare la gara con quel giusto mix di aggressività e prudenza che consentono di ottenere un buon risultato finale”.
In effetti la gara dell’equipaggio portacolori della scuderia astigiana Turismotor’s è stato un crescendo prova dopo prova chilometro dopo chilometro. “Ho migliorato i miei tempi su tutte le prove ed in tutti i passaggi, risultando più veloce proprio nel finale, al contrario di quanto accade solitamente. Addirittura fra il primo e secondo passaggio sulla Moransengo siamo riuscite a migliorarci di ben 23”, un risultato notevole”.
Un’accelerazione che ha permesso a Monica Caramellino e Giulia Patrone di risalire la classifica dalla 38esima posizione assoluta della prima speciale, fino al ventiseiesimo posto finale, con ciliegina sulla torta un ottimo ventiduesimo tempo assoluto nell’ultimo passaggio nell’impegnativa Moransengo.
“Su queste strade così disastrate è facilissimo perdere il controllo, rischio che aumenta ancora di più se si considera fango e fogliame avevano trasformato l’asfalto in viscido ‘pavé fiammingo’ su cui era facile scivolare e finire fuoristrada. In simili situazioni è facile farsi vincere dalla paura di sbagliare e diventare sempre più conservativi e finire per fare una gara incolore. Invece in questa occasione siamo andate bene, sui dossi abbiamo staccato conveniente le ruote da terra, prendendoci quei rischi adrenalinici che rendono frizzante la giornata di corsa. Finalmente sono riuscita a ritrovare il mio ritmo ed i mei tempi sulle speciali. Alla fine in pedana sia io sia Giulia eravamo particolarmente soddisfatte. Una gara che siamo riuscite a far nascere nel migliore dei modi e concludere perfettamente”.