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Amministrative a La Morra; l’ex sindaco Bosco: “Sono stato oggetto di una macchinazione degna di giochi politici”

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Si accende la campagna elettorale a La Morra con un pizzico di pepe, e a mettercelo è l’ex sindaco Giovanni Bosco, che attraverso una lettera aperta fatta recapitare alla cittadinanza, ha voluto spiegare con toni critici le ragioni della sua esclusione dalle prossime elezioni comunali, dopo però aver sottolineato quanto fatto nel corso degli anni per il paese.
“Il 26 maggio termina la mia attività di amministratore comunale e questo non per mia volontà o per scelta degli elettori – esordisce Bosco – Sono stato oggetto di una macchinazione, degna di giochi politici, che non dovrebbero aver a che fare con la buona amministrazione di un paese di 2800 anime. E’ dal lontano 1975 che rivesto la carica di consigliere comunale, e per ben cinque mandati ho prestato il mio servizio come sindaco di La Morra. E’ per questo motivo che desidero ringraziare tutti quelli che hanno collaborato, in modo costruttivo, per il buon funzionamento del nostro comune e tutti i Lamorresi che, in questi anni, mi hanno appoggiato, aiutato, consigliato e scelto come loro rappresentante”.

Quindi una lunga carrellata sulle opere realizzate sin dal suo primo incarico come sindaco, nel 1985 insieme ai consiglieri e agli assessori che si sono succeduti nei vari mandati. Tra queste opere vengono ricordati la costruzione del salone Polifunzionale, la ristrutturazione delle due piazze del concentrico, la realizzazione del parco giochi, la costruzione del centro polifunzionale in Frazione Rivalta, il risanamento dei bastioni e la ristrutturazione di scuole e municipio, oltre alle attività promosse per far crescere La Morra da un punto di vista turistico, portando il paese ad avere una capienza ricettiva di oltre 600 posti letto sino all’ottenimento della “Bandiera Arancione”.

“Mi pregio di aver favorito una collaborazione fattiva e concreta, malgrado le pesanti e distruttive malversazioni, delle varie minoranze consigliari succedutesi. L’unico rammarico è quello di constatare che non è stata la popolazione a negarmi il consenso. Ho fatto un grave errore riponendo la mia fiducia in una persona che non la meritava – l’amara chiusura, prima delle spiegazioni conclusive – A lista completata “La Morra Riparte”, a programma avviato, dopo varie riunioni e foto di rito, insieme a tutti i candidati, la mattina del 25 aprile, il giorno prima della scadenza per la presentazione delle liste in municipio, il Candidato Sindaco mi ha imposto, con una laconica telefonata, il ritiro della mia candidatura, pena la non presentazione della lista. Sono stato ‘liquidato’ in tempo utile a non permettermi di organizzare un’altra eventuale ‘squadra’. Obiettivo raggiunto!”
E’ stata una semplice bravata inqualificabile o un disegno congeniato da menti sottili? Ai posteri l’ardua sentenza. Ma io, per l’ennesima volta, ho fatto un atto di responsabilità e di amore per il mio paese e auguro a tutti i lamorresi di fare la scelta migliore per La Morra”.