Moderati: “Questa domenica si deciderà il futuro del Piemonte”

I Moderati per Chiamparino giungono, soddisfatti, al termine di una campagna elettorale che ha permesso loro di confrontarsi con i cittadini

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Domenica 26 maggio i residenti in Piemonte saranno chiamati a scegliere i nuovi vertici politici regionali. I Moderati per Chiamparino giungono, soddisfatti, al termine di una campagna elettorale che ha permesso loro di confrontarsi con i cittadini, registrare le loro esigenze e sviluppare attorno ad esse le progettualità per i prossimi cinque anni.

Fra le numerose priorità, spiccano, in primis, le difficoltà legate alla viabilità stradale, autostradale e ferroviaria: la provincia di Cuneo, da tempo, si vede costretta a fare i conti con una serie di problematiche irrisolte, che rischiano di condurla all’isolamento. Per questa ragione i Moderati sostengono convintamente la nascita del Tenda bis, il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo, il miglioramento del servizio ferroviario, con un raddoppio della linea verso Torino e il ripristino delle tratte minori sforbiciate in passato dall’amministrazione Cota, e il completamento della TAV. Quest’ultimo aspetto in particolare è ritenuto determinante: rinunciare al collegamento rapido Torino-Lione significherebbe escludere l’Italia dai traffici commerciali internazionali e lasciare quotidianamente sulle nostre strade circa 400 tir in più.

I Moderati per Chiamparino si impegneranno, altresì, nel miglioramento dei servizi alla persona e nella riduzione delle liste d’attesa nell’ambito della sanità pubblica, che deve risultare accessibile a tutti in tempistiche ragionevoli.

Importante, inoltre, sostenere le aziende per creare nuovi posti di lavoro e mantenere quelli esistenti. Grande attenzione sarà riservata anche ai piccoli Comuni e al commercio di prossimità, che continua, nonostante i proclami del nostro governo, ad essere soffocato dai centri commerciali.

Domenica 26 maggio votare i Moderati per Chiamparino equivale a investire sul nostro futuro e su quello dei nostri figli, scegliendo chi privilegia i fatti alle parole, e impedire al centrodestra di rendere la nostra regione subalterna alla Lombardia.

cs