“Non è andata proprio come avrei voluto ma credo sia importante, oltre a riflettere su cosa non ha funzionato, ringraziare chi ci ha sostenuto, aiutato e creduto in noi.” Con queste parole Eros Pessina capogruppo della lista “Busca nel cuore” accetta la volontà degli elettori buschesi.
I 1011 voti ottenuti da quel 69,92% di elettori andati alle urne “sono senza dubbio un buon risultato. Soprattutto considerando il fatto di avere una squadra completamente nuova, cosa decisamente criticata dagli avversari, di cui invece Busca nel Cuore ha sempre fatto un vanto” commentano dalla lista guidata da Eros Pessina. Mille voti, poco meno del doppio del Movimento Cinque Stelle con a capo Silvia Gollé, contro i 4468 del sindaco Marco Gallo. Numeri alla mano, per esser elementi poco conosciuti, per una lista nata dal nulla, è innegabilmente un risultato di tutto rispetto. Un piccolo segnale di chi crede che qualcosa a Busca possa realmente cambiare.
Si sa, si parte sempre dal basso, dalla parte della gente, come fatto negli ultimi 6 mesi per iniziar qualcosa. Soprattutto se in quel qualcosa ci si crede, molto, e ci si investe, tempo e passione. Cose che non sono mai mancate a questa squadra, a volte derisa e attaccata, mai apertamente, da chi sarà al governo per i prossimi cinque anni.
Ha vinto, concedeteci il termine, “il vecchio” rispetto al nuovo, il passato sul futuro. Per cambiare ci va del tempo, quelle definite “polemiche senza contenuti” saranno portate in consiglio comunale, con 3 persone, che lavoreranno per i cittadini. Mostrando che qualcosa si può e si deve cambiare laddove non funziona“.
“Non riteniamo di aver ricevuto né arrecato danno, anzi usciamo arricchiti da questa esperienza. Abbiamo criticato ciò che ai nostri occhi riteniamo inadatto o non completamente corrispondente a realtà. Consapevoli di quanto costruito concretamente, bene e con entusiasmo.” continua Pessina “Condividere è il valore aggiunto delle esperienze umane quindi l’opposizione sarà viva, accesa se necessaria, in linea con la campagna elettorale di questi mesi perché dell’imperfezione continueranno a farne un pregio, così come del bene della comunità di tutti, indistintamente, non solo di quei, come qualcuno ha definito, “poco più di mille”.
“Si narra di una spedizione dei Mille, di un Risorgimento, ma questa è un’altra storia, anzi la storia, chissà non possano esserci delle similitudini. Noi, da sognatori, continuiamo a credere che cambiare si può, anzi si deve.” Concludono Eros Pessina e la sua Busca nel cuore.