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La cantina Terre del Barolo all’avanguardia sui progetti di sostenibilità e tutela sul territorio

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Passi decisivi di sostenibilità per tutta la filiera vitivinicola nel territorio UNESCO della Langa del Barolo. La Cantina Terre del Barolo negli ultimi anni ha intrapreso con decisione questo percorso.
I propri soci viticoltori (300 famiglie) sono sempre più consapevoli di avere un ruolo decisivo sulla tutela delle colline, ed una grande responsabilità nel trasmettere alle nuove generazioni, ai viticoltori di domani, il rispetto per il vigneto, per il suolo, per l’aria e per biodiversità che abita le colline.

IL PROGETTO GREEN. La Cantina ha lanciato lo scorso anno questo progetto che punta all’eliminazione dell’uso di diserbanti chimici e di concimi minerali nei vigneti. Attualmente è attiva la campagna 2019 e le famiglie aderenti su base volontaria sono 115. Nei primi due anni la superficie degli appezzamenti coltivati dai soci supera i 150Ha.

VIGNETI BIOLOGICI CERTIFICATI. I vigneti biologici certificati sono raddoppiati negli ultimi due anni. Ricordiamo che in un territorio come quello del Nord Ovest italiano, le condizioni climatiche non sono spesso così favorevoli a pratiche colturali conservative, antiche, ma virtuose per il futuro delle Langhe, zona fra le più prestigiose per la produzione di vini rossi italiani.

PROGETTO ARNALDORIVERA: NUOVE MENZIONI. Dedicato al fondatore della Cantina e alle grandi vigne del Barolo, questo progetto è stato il capofila di tutte queste attività virtuose. E nel 2018 sono state aggiunte due fra le più prestigiose menzioni geografiche della Langa del Barolo: il Villero a Castiglione Falletto e le Rocche dell’Annunziata a La Morra, eccellenze assolute, storicamente riconosciute dalle origini della denominazione. Nel progetto ArnaldoRivera ora sono presenti 9 territori/cru, che rappresentano tutto il territorio del Barolo attraverso le sue menzioni più importanti.

PROGETTO CANTINA. Continuano i lavori per l’ampliamento e per l’ammodernamento delle aree di affinamento e invecchiamento, per rendere pienamente sostenibile tutta l’attività produttiva.
Si arriverà a produrre oltre 450Kw di energia elettrica dal sole, che verrà in parte utilizzata anche per depurare, con una tecnologia assolutamente innovativa, circa 20.000 metri cubi di acqua all’anno, che potrà un domani essere riutilizzata o essere resa direttamente al torrente vicino.
Un’enorme vasca di accumulo sotterranea da oltre 300 metri cubi, raccoglie le acque piovane e, in caso di evento atmosferico importante, le rilascia gradualmente nel torrente, per rendere meno impattanti eventuali allagamenti.
Anche per l’energia termica si lavora su fonti interamente rinnovabili, come il solare termico, con una produzione di acqua calda dal sole con potenzialità di quasi 70Kw uniti ad una caldaia da oltre 240Kw che utilizza, per produrre calore, le biomasse provenienti anche dalle lavorazioni agricole dei Soci viticoltori della Cantina quali gusci di nocciole, legname da boschi e dai vigneti…
Tutte queste attività saranno certificate dai più autorevoli e indipendenti enti preposti, che valuteranno l’impatto ambientale (ISO14001 e EMAS) ed energetico (ISO50001) della Cantina e l’implementazione dei piani di miglioramento.