Nuovi passi avanti per i lavori di consolidamento e sistemazione del ponte sul fiume Bormida lungo la strada provinciale 429 nel tratto Castino-bivio provinciale 52 di Pezzolo, a Cortemilia. La Provincia ha avviato il cantiere in alveo che servirà a migliorare il deflusso dell’acqua e, di conseguenza, la stabilità del ponte demolendo gli allargamenti dei basamenti delle pile che erano stati realizzati in epoca successiva alla costruzione (anni Novanta).
Tali ampi basamenti, associati all’abbassamento naturale dell’alveo avvenuto in questi ultimi anni, rappresentano oggi un intralcio in caso di piena e favoriscono la formazione dei vortici che erodono il terreno intorno alle fondamenta del ponte.
La strada provinciale 429, dismessa dall’Anas alla Provincia anni fa, riveste poi una particolare importanza perchè collega l’area albese con il Savonese e, prima ancora, con la Valle Uzzone, altrimenti raggiungibile solo via Bergolo con una strada stretta e tortuosa. Proprio per la mancanza di una sufficiente viabilità alternativa che colleghi le parti dell’abitato di Cortemilia situate sulle due sponde del Bormida è stata esclusa l’ipotesi della costruzione di un nuovo ponte preferendo il restauro della struttura esistente. Tutta l’opera ammonta a 1.199.118 euro, somma che sarà finanziata, nell’ambito del Piano stralcio 2001 ex Anas, da contributo regionale.
L’intervento prevede, quindi, la realizzazione di nuove sottofondazioni delle pile costituite da 38 mediopali armati (diametro 400 mm e lunghezza 16.5 metri), collegati al plinto esistente mediante un cordolo in cemento armato e 22 barre in acciaio disposte su due file. Si tratta di lavorazioni delicate perché i ringrossi delle fondazioni vengono demoliti un pezzo per volta.
Prima di impiantare le nuove sottofondazioni, la Provincia ha quindi iniziato a puntellare il ponte e i tecnici del Settore Viabilità sono stati sul posto giovedì 20 giugno per verificare l’avanzamento dei lavori. Il sistema di puntellamento serve a sostenere l’impalcato evitando anche minimi cedimenti, mentre si procederà anche a consolidare le pile con iniezioni di cemento.
Nell’ambito dell’intervento si procederà anche al consolidamento strutturale di una pila particolare ripristinando il calcestruzzo ammalorato con prodotti appositi, il copri ferro e il rivestimento finale impermeabilizzante e protettivo costituito da malte cementizia polimero-modificata. Nella foto è ben visibile il sistema di puntellamento creato con grossi pali per ogni pila, su cui si fondano i due ritti in acciaio che sostengono due travi, sempre in acciaio, lunghi circa 20 metri e alti 1 metro. Al termine, si procederà alla riprofilatura trasversale e longitudinale dell’alveo semplicemente spostando il materiale inerte all’interno dell’alveo.
c.s.