Dopo quasi un mese dalla retrocessione in Serie D, che ha chiuso un’annata sportivamente tragica, fra multe, penalizzazioni e tanta sofferenza, ancora tutto tace attorno alla sorte dell’AC Cuneo 1905.
Un canovaccio che, a giugno, si ripete ormai da qualche anno ma che mai come in questo 2019 si tinge di mistero ed incertezza. Quali prospettive per il club di Corso Monviso che ha vissuto in questi mesi i momenti forse più bui della propria storia?
Innanzitutto, il capitolo proprietà. Al momento la società è ancora nelle mani dell’azionista di maggioranza Lamanna: tutti si aspettano un cambio di proprietà, normale conseguenza di quanto accaduto in questi mesi, dai guai legati alla fidejussione non valida presentata per l’iscrizione alla Lega Pro, alle penalizzazioni periodiche per i mancati emolumenti versati a staff e collaboratori (con un indecoroso -21 in classifica) e le promesse mancate. Ma, anche in questo caso, nulla è scritto: neanche il ritorno al timone di Marco Rosso, ad un solo anno dalle cessione delle quote di maggioranza. Per questo, forse, farà chiarezza il prossimo (e non ancora programmato), Consiglio d’Amministrazione.
E poi, capitolo tecnico. La categoria, a meno di ulteriori e sgradite sorprese, sarà Serie D. Ma con quale squadra? Come prevedibile, mister Cristiano Scazzola ha lasciato i colori biancorossi, accasandosi all’Alessandria, quindi si dovrà ricostruire dalla guida tecnica: un nome accostato in queste ore al Cuneo è quello di un’ex bandiera come Pierangelo Calandra che tornerebbe sulla panchina di una Prima Squadra dopo gli anni al vicino Olmo, e sul quale ci sarebbe anche il Pedona, club di Promozione. E poi, ancora una volta, una rosa da ricostruire da zero: un altro leitmotiv degli ultimi anni, aggravato, a differenza del passato, dalle gravi incertezze a livello societario. Con la concorrenza che si è già attivata per mettere su squadre competitive per la D, a partire da Bra e Fossano, potrebbe di nuovo essere una corsa contro il tempo per arrivare pronti ad agosto.
Molti quindi i dubbi, domande e preoccupazioni, in attesa che si rompa questo assordante silenzio da Corso Monviso.