Barolo: inaugurata la Hall of Fame del Vino Italiano

Al castello comunale Falletti, sede del WiMu, la Galleria delle Glorie dell’enologia italiana

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Foto Pierangelo Vacchetto

Il Barolo Marcenasco 1965 di Renato Ratti, la Barbera Bricco dell’Uccellone 1982 Braida di Giacomo Bologna e il Roero Ròche d’Ampsèj 1996 di Matteo Correggia. Sono queste le tre gloriose etichette ritirate durante la prima edizione della Hall Of Fame del vino italiano, che si è svolta sabato 22 giugno nel Tempio dell’Enoturista del WiMu di Barolo.

Così come per il mondo dello sport, la musica e ancora il cinema, anche il vino ha ora la sua Galleria delle Glorie dedicata ai personaggi che con carisma e visione, attraverso la loro opera, hanno contribuito a fare dell’Italia un punto di riferimento nel mondo, promuovendo i prodotti e i paesaggi, anticipando spesso le tendenze del pubblico e accendendo i riflettori su vitigni e denominazioni.

Voluta dalla Barolo & Castles Foundation, con il presidente Paolo Damilano, il direttore scientifico Tiziano Gaia alla guida del comitato che si è insediato a inizio 2019 e il sindaco di Barolo Renata Bianco, la Hall Of Fame ha trovato casa nel castello comunale Falletti di Barolo, sede del WiMu, e ora fa parte del percorso museale ideato da François Confino con le prime tre etichette rivisitate dall’artista Rita Barbero, disegnate utilizzando come colori i vini dei tre nomi insigniti del riconoscimento e depositate nella sala degli Stemmi.

Tanti gli ospiti che hanno preso parte alla cerimonia condotta dal giornalista Roberto Fiori, con gli interventi di Massimo Martinelli, Marco Felluga e Coco Cano.

L’obiettivo è di fare dell’appuntamento con la Hall Of Fame un evento annuale, per arricchire di anno in anno la Galleria delle Glorie del WiMu con i personaggi e i vini che, in Piemonte, in Italia e un domani magari anche all’estero, sono degni di fare il loro ingresso nel Museo.

La prima edizione della Hall of Fame del vino italiano è stata promossa dalla Barolo & Castles Foundation in collaborazione con il Comune di Barolo, il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, il Consorzio di tutela del Roero, il Consorzio della Barbera d’Asti e vini del Monferrato, l’Enoteca Regionale del Barolo e MCC Multi-Color Italia S.p.A., che sostiene il WiLa – Wine Labels Collection.

c.s.