Un sit in pacifico a sostegno della Sea Watch. Lo proporranno alle ore 18.30 di martedì 2 luglio, davanti al municipio di Alba, i giovani di Ada affiancati dai componenti di altre associazioni attente ai diritti umani per testimoniare la propria solidarietà al capitano Carola Rackete e ai passeggeri della nave “Non si può più stare a guardare”. Mossi da questa convinzione, i giovani che hanno fondato Azione democratica albese e che sono già stati tra i promotori, a dicembre, della manifestazione contro il decreto sicurezza e, a marzo, del Friday for future, hanno deciso di organizzare un sit-in di solidarietà a favore dei 42 naufraghi salvati dalla nave Sea Watch, 15 giorni fa, ai quali viene impedito lo sbarco sulle coste italiane.
“Vogliamo manifestare la nostra solidarietà a queste persone, ai 42 migranti che non sono ancora potuti sbarcare e all’equipaggio, composto anche da medici, mediatori culturali e volontari”, affermano i promotori della manifestazione pacifica che si terrà domenica 30 giugno, alle 18 sotto i portici del municipio di Alba. “Abbiamo ascoltato le notizie e letto i post che alcune delle persone a bordo hanno pubblicato, nella speranza di scuotere le coscienze. Heidi, la mediatrice culturale, Verena, il medico, Carola, la capitana della nave, hanno lanciato appelli che non sono caduti nel vuoto. Abbiamo deciso di manifestare la nostra vicinanza e, se anche la situazione della Sea Watch si risolvesse, scenderemo in piazza ugualmente, perché temiamo che la stessa situazione potrà ripetersi con altre navi cariche di persone disperate e in gravi difficoltà”, hanno annunciato gli organizzatori.
“L’appello a partecipare è rivolto a tutte quelle donne e uomini che non si riconoscono nelle politiche migratorie del governo italiano e dell’Unione Europea, alla comunità cattolica e a chi si richiama a principi di umana solidarietà verso il prossimo, a tutte le forze democratiche che credono nei diritti inviolabili dell’uomo e nella fratellanza tra i popoli”, hanno concluso i promotori del sit-in.
Chi è Carola Rackete, la capitana della nave Sea Watch.
31enne tedesca, laureata in scienze nautiche all’università di Jade, parla 5 lingue, ha conseguito un master in conservazione dell’ambiente presso l’università inglese di Edge Hill e ha accumulato una vasta esperienza in mari polari con Greenpeace. Accortasi di essere nata in un contesto fortunato, ha dichiarato di voler aiutare chi non aveva avuto le sue stesse opportunità, spinta da un obbligo morale.