Nuovi distintivi di qualifica per la Polizia. La cerimonia ufficiale di presentazione si è svolta a Roma ieri, giovedì 11 luglio, giornata nella quale ricorre l’anniversario dell’istituzione della Polizia. A Cuneo è stato il vice questore vicario Paola Capozzi a parlare della novità, nel corso di una conferenza stampa convocata in Questura: “Per noi è un momento epocale – ha detto -. Questo passaggio rappresenta un altro step verso la smilitarizzazione, che si afferma in maniera anche visibile con nuovi gradi che richiamano la nostra storia”.
Fu la legge 121 del 1981 a ridisegnare lo status giuridico della Polizia, segnandone il distacco dal mondo militare. Una riforma con cui il Corpo si aprì alle donne, prevedendo una maggiore specializzazione attraverso rigorose selezioni e corsi di formazione periodici, nuovi ruoli e gradi. Oggi, 38 anni dopo, quel percorso di cambiamento si completa con un segno visibile sull’uniforme, i nuovi distintivi di qualifica disegnati dall’esperto di araldica Michele D’Andrea.
La continuità è rappresentata dall’aquila, emblema dell’istituzione, rivisitata stilisticamente a 100 anni dalla sua prima apparizione sulle divise del Corpo della Regia Guardia di Pubblica Sicurezza. Le ali sono spiegate, le zampe libere e divaricate, disposte ai lati della coda folta e stilizzata come il restante piumaggio. La testa, rivolta a sinistra, è ornata dalla corona murata di cinque torri. L’aquila continua ad esprimere il legame identitario, il coraggio e la dedizione con cui quotidianamente ciascun poliziotto difende diritti e libertà. Compaiono invece per la prima volta, a caratterizzare le diverse qualifiche: il plinto araldico, costituito da una barretta orizzontale rossa che rappresenta la struttura portante di un edificio, per gli agenti e gli assistenti; il rombo dorato, con il suo profilo fusiforme che ricorda la punta di una lancia simbolo del dinamismo operativo temperato dall’esperienza, per i sovrintendenti; la formella, alto esempio di architettura gotico-rinascimentale, richiamo alla bellezza e all’eleganza, per i funzionari. I distintivi uguali per tutti i ruoli differenziano le funzioni tecnico-scientifiche, tecniche e le attività professionali attraverso il diverso colore delle mostreggiature.
E questa sera, durante l’inaugurazione dell’Illuminata, i cuneesi potranno vedere da vicino il nuovo look dei poliziotti: “E’ una festa molto importante per Cuneo – ha detto Paola Capozzi –: sarà anche l’occasione per presentare ai cuneesi i nostri nuovi distintivi di qualifica. C’è stato un grande lavoro per garantire la sicurezza durante la manifestazione, con il coinvolgimento di tutte le forze di Polizia e del Comune. Saremo presenti all’Illuminata per fornire i migliori servizi in termini di sicurezza ai cittadini”.