Martedì sera avevamo pubblicato la dura presa di posizione del centrodestra braidese sui primi due Consigli comunali della nuova legislatura e sulle nomine delle Commissioni consiliari.
A tal proposito ecco la risposta dei gruppi consiliari di maggioranza, di centrosinistra (Partito Democratico, Impegno per Bra, Bra Città per Vivere e Bra Bene Comune): “A Lega, Bra Domani e Coraggio! Si Cambia, diciamo che non corrisponde al vero che nessun incarico è stato proposto al centrodestra. La maggioranza ha, invece, proposto alla minoranza la presidenza di tre Commissioni: alla richiesta del gruppo Insieme per Panero (che è dichiaratamente di minoranza, seppure in disaccordo con i gruppi sopra indicati) abbiamo risposto positivamente per la presidenza della Commissione Urbanistica; ai consiglieri di minoranza in generale sono state proposte inoltre le presidenze della Commissione Statuto (per la sua natura di garanzia, come succede da sempre) e della Commissione Ambiente e Servizi appaltati, di grande rilievo per la gestione amministrativa.
La prima delle due è stata rifiutata, sulla seconda si voterà nei prossimi giorni. Ricapitolando, oggi sono state proposte alla minoranza 3 presidenze di Commissione su 8, quando nel 2014 ne vennero assegnate 3 su 9.
I tre gruppi consiliari suddetti avevano richiesto, invece, con insistenza che la Commissione Urbanistica fosse loro assegnata nella persona di Marco Ellena. Non abbiamo ritenuto di esaudire la richiesta sia perché dopo dieci anni di permanenza dello stesso alla presidenza, riteniamo necessario un ricambio (come succede a norma di legge per una carica come quella del sindaco!) sia perché egli, per sua legittima e consapevole scelta, ha deciso di non rappresentare più la parte moderata del centrodestra e di assumere invece il ruolo di capogruppo della Lega. Ricordiamo ancora che già nel 2014 le minoranze fecero i nomi di Ellena e Panero: allora fu scelto il primo, oggi il secondo, niente di così stravolgente.
Quanto all’affermazione che la nomina di Sergio Panero sarebbe frutto probabilmente di accordi pregressi, la respingiamo al mittente: invitiamo i gruppi consiliari a fare un’analisi seria della sconfitta da loro subita, nella quale gioca un ruolo importante la rottura del centrodestra, che può essere attribuita solamente a loro stessi e non certo al centrosinistra o a qualche manovra occulta.
Infine, non sarà certo un evento di questo tipo, che loro stessi derubricano a scortesia, a porre in discussione la politica della nuova giunta orientata alla coesione sociale, o addirittura a mettere in forse la pace sociale, che è tutt’altra cosa.
Concludiamo dicendo che vi saranno, prossimamente, altre nomine in grado di ricomporre questo dissidio: oltre alla già citata Commissione Ambiente e Servizi appaltati, ci riferiamo alla Commissione Edilizia e alla Commissione Tutela del Paesaggio. Da parte nostra, vista l’impossibilità manifestata dalle parti di avere un interlocutore unico, constatiamo che le minoranze sono due e che non può essere responsabilità della maggioranza la scelta di un rappresentante, piuttosto che un altro, nei vari organi comunali“.