Al confine tra Dronero e Busca sorge il più antico complesso monastico cistercense femminile del Piemonte: Sant’Antonio Abate. Il cenobio è aperto ogni seconda domenica del mese dalle 14,30 alle 18 grazie all’impegno dei Volontari per l’Arte locali e un gruppo di volontari.
Tradizionalmente a fine luglio i residenti della zona organizzano una sentita e partecipata festa proprio nell’area verde prospiciente il monumento.
I massari, in collaborazione con la locale Acli, propongono per i residenti, famiglie e giovani della zona un ricco calendario di appuntamenti gastronomici, abbinati a serata musicali in gradi di accontentare un po’ tutti i gusti.
Il programma si apre venerdì 26 luglio con “La notte delle stelle”, aperitivo animato all’italiana con dj Jhonny Manfredi e la voce di Andrea Caponnetto. I ragazzi del circuito Movin’ On fanno il bis il giorno dopo: dalle 20,30 grande raviolata (sugo, burro e salvia) e notte disco in compagnia di Don Calo e Alby Esse.
Domenica la messa solenne con processione elle 10,30, giochi per bambini e adulti e gonfiabili gratuiti.
Lunedì si ripropone un “marchio di fabbrica” di Monastero: la sagra dell’asado, carne tipica argentina preparata dalle sapienti mani dei cuochi della frazione. Appuntamento a tavola alle 20,30, poi si balla con Luca Frencia. Martedì sera concerto dei Polifonici del Marchesato, mercoledì 31 polentata con spezzatino e funghi e serata musicale con Maurizio e la Band.
giovedì pizza festa con repertorio revival in compagnia di un altro pilastro della scuderia “Movin’ On”: Dj Pog. Gran finale venerdì 2 agosto con la cena del bollito su prenotazione e, sempre al sera, gara a petanque bocce vuote e a pinnacola individuale.
Per informazioni e prenotazioni: Andrea 328-7673825, Pasky 347-2911030, Alessio 347-495 5002, Alessandro 328-5887950.
IL MONASTERO DI DRONERO
Il monastero di Sant’Antonio Abate è stato costruito nel 1125 / 1135 dai Marchesi di Busca, ramo della famiglia Aleramica di Bonifacio del Vasto. Alla fine del XV° secolo inizia la crisi del monastero, sia per la diminuzione del numero delle monache che per una certa decadenza della disciplina monastica. Nel 1511, con Bolla Papale di Giulio II°, viene costituita la diocesi di Saluzzo e con la stessa soppresso il Monastero di Sant’Antonio. Le monache occuperanno ancora il monastero fino al 1592, anno della definitiva chiusura. Il chiostro ritratto nelle foto risale alla metà del XV° secolo.