Il Bue Montagnino e le antiche razze locali domenica alla  Fiera del bestiame alle Capanne di Marcarolo

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Nel segno del Bue Montagnino, simbolo della giornata, domenica 28 luglio alle Capanne di Marcarolo va in scena la Fiera del bestiame delle antiche razze locali. La manifestazione, giunta alla 18esima edizione, è promossa dall’Ente aree protette dell’Appennino Piemontese in qualità di gestore dell’Ecomuseo di Cascina Moglioni, in collaborazione con il Settore gestione proprietà forestali e vivaistiche della Regione Piemonte, i Comuni, le Unioni Montane locali. Dà il suo sostegno anche l’Arap, l’associazione regionale degli allevatori piemontesi che dall’anno scorso ha in carico le attività per gli allevatori della Liguria.

Proprio per l’attività di promozione delle razze bovine dell’Appennino comunemente chiamato delle quattro provincie (Alessandria, Genova, Pavia e Piacenza) e più in generale delle razze locali in pericolo di abbandono inserite nel Piano di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte, la fiera ha ottenuto nel 2009 il riconoscimento di “fiera regionale specializzata” dalla Regione. Domenica alle Capanne di Marcarolo è atteso il neo assessore all’agricoltura del Piemonte, Marco Protopapa.

Questo il programma di massima.
Alle 9 apertura dell’esposizione di bovini, ovi-caprini, equini, suini, avicoli e cunicoli con particolare attenzione alle razze tipiche dell’Appennino ligure-piemontese. Alle14,30 messa nella chiesa di Capanne. Alle15,30 presentazione e premiazione dei migliori soggetti delle razze di bestiame in esposizione, con il gran finale del concerto della Banda Brisca,canti, musiche e balli della tradizione.
Nel corso della giornata ci sarà inoltre il ritrovo dei carrettieri dell’Appennino piemontese con buoi, muli, cavalli e asini da lavoro agricolo, la dimostrazione della trebbiatura con la macchina “originale” che utilizzava fino agli anni ’60 “Tuscanin” a Capanne di Marcarolo e, infine, l’esposizione degli antichi macchinari agricoli del Gruppo Trattori d’Epoca delle Dolci Terre.

La storia recente
Spiega Lorenzo Vay, tecnico del Parco Capanne di Marcarolo: “Fino agli anni ‘60 la Fiera del bestiame di Sant’Isidoro, protettore dei contadini, era l’evento più importante del territorio; organizzata tradizionalmente il 24 luglio, vedeva la partecipazione di centinaia di capi di bestiame bovino portati da allevatori provenienti da tutto il territorio dell’Appennino ligure-piemontese. A quel tempo la razza più diffusa nel territorio appenninico “delle quattro province” era la “Montagnina”, una razza antica considerata a triplice attitudine (latte, carne e lavoro) che, a seconda dei diversi areali di diffusione si era differenziata in sottotipi, con caratteristiche morfologiche e produttive leggermente diverse. A Capanne di Marcarolo, per esempio, utilizzavano esclusivamente i buoi, dei quali i Cabanè, gli abitanti locali, erano diventati esperti e apprezzati addestratori”.