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Al Centro Visita di Pian del Re la mostra “Brucio anch’io” in ricordo degli incendi dell’ottobre 2017

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Viene esposta da domenica 4 a domenica 18 agosto presso il Centro Visita di Pian del Re a Crissolo la mostra “Brucio Anch’io di dolore al pensiero che la mia sia l’unica specie che dà fuoco alle altre”, che ripercorre attraverso dipinti e altre testimonianze i drammatici momenti dell’ottobre 2017, quando il Piemonte fu devastato da gravi incendi.

In poco più di due settimane, le fiamme provocarono pesanti danni all’ecosistema e numerose morti di animali, fortunatamente senza causare vittime umane. Numerosi focolai colpirono diverse zone della regione, distruggendo circa diecimila ettari di bosco.

La mostra “Brucio Anch’io di dolore al pensiero che la mia sia l’unica specie che dà fuoco alle altre”, concepita immediatamente dopo quei drammatici eventi, racconta attraverso opere pittoriche, fotografie, sculture e pannelli divulgativi l’impatto che ebbe il fuoco sull’ambiente naturale: una mostra artistica in grado di fermare, mediante immagini, gli istanti drammatici dei boschi incendiati. Il nucleo dell’esposizione è costituito dalle opere degli allievi dell’illustratrice naturalistica Cristina Girard. Il progetto è a cura di Federica Caprioglio e Marco Demaria, in collaborazione con il Parco del Monviso e il Civico Museo Didattico di Scienze Naturali “Mario Strani” di Pinerolo.

La mostra rimarrà aperta al pubblico gratuitamente domenica 4 dalle 8 alle 16 e poi tutti i giorni da domenica 11 a domenica 18 dalle 8 alle 16.

Per saperne di più

Brucio Anch’io nacque nel novembre del 2017 a seguito degli spaventosi incendi boschivi che si svilupparono in molte località del nord-ovest della nostra regione durante il mese di ottobre. In poco più di due settimane, oltre 9.000 ettari di foreste furono percorsi dalle fiamme per cause non naturali, portando morte e devastazione per milioni di creature inermi a partire dagli esseri microscopici fino ai più complessi sistemi viventi. Fortunatamente per la nostra specie, non ci furono vittime, quella volta… ma, dinnanzi al fuoco, il rischio di perdita di vite umane è sempre presente e elevato.

Il progetto ha un titolo apparentemente ambiguo, volutamente provocatorio, che resta in mente e sconcerta per essere interpretabile con più chiavi di lettura.

Il suo chiaro messaggio è però espresso nella frase che lo accompagna: “brucio anch’io dal dolore al pensiero che la mia sia l’unica specie che dà fuoco alle altre”. I danni conseguenti agli incendi boschivi, provocati dall’uomo, aggravano i già numerosi disastri da esso perpetrati all’ambiente, aggiungendo un’ulteriore piaga a un pianeta ormai in ginocchio per i troppi “crimini contro natura”. L’iniziativa nacque nel novembre del 2017 in seguito agli spaventosi roghi che si svilupparono in molte località della nostra regione durante il mese di ottobre. In poco più di due settimane, oltre diecimila ettari di territorio furono percorsi dalle fiamme, portando morte e devastazione per milioni di creature inermi; fortunatamente per la nostra specie, non ci furono vittime, ma il rischio fu elevato.

Le condizioni climatiche di quella stagione, caratterizzate da anomalie riguardanti: le alte temperature, la prolungata mancanza di precipitazioni e l’imperversare dei venti caldi di Föhn, resero i boschi assai più vulnerabili e attaccabili dal fuoco.

Detto questo, appare scontato che la disattenzione e l’intento di fare danno siano state le cause più probabili degli inneschi, rispetto alla sola remota possibilità dell’autocombustione, sconosciuta alle nostre latitudini, o alla caduta di fulmini, assenti in quel periodo.

“Brucio anch’io dal dolore di fronte a tanta sofferenza” è il messaggio che intendiamo condividere con il maggior numero di persone di tutte le età. Il fuoco comporta dolore fisico per tutti gli esseri viventi dotati di sistema nervoso, a cui si aggiunge il terrore provato da tutti gli animali provvisti di neocorteccia e sistema limbico. Il fuoco appiccato si può ripercuotere sui delicati equilibri ambientali con conseguente perdita di biodiversità a tutti i livelli.

Il dolore provato in quei terribili giorni, tra il 22 e il 29 ottobre 2017, ci spinse ad agire, nel nostro piccolo, per far nascere un’iniziativa che desse risalto, dal punto di vista naturalistico, a quanto stava succedendo; a differenza di molti organi d’informazione che trascurarono quasi completamente la distruzione della natura, evidenziando solo i danni provocati a manufatti e persone. Basti pensare che la sola Valle di Susa perse più di tremila ettari di foreste, bruciando per giorni e giorni.

Realizzare una mostra artistica, ricca di pitture, sculture e fotografie, fu l’idea di partenza attorno alla quale sviluppare il progetto. In aggiunta all’esposizione collettiva, pensammo di proporre eventi nei quali inserire conferenze e spettacoli per creare altri momenti di suggestione per il pubblico. Fin dall’inizio, l’apporto degli AIB (Corpo Antincendi Boschivi del Piemonte) è stato fondamentale e continua a esserlo tutt’oggi. I loro interventi spiegano al pubblico come operano durante l’emergenza e la bonifica. Quando possibile, cerchiamo di coinvolgere esperti come: forestali, ecologi, chimici, fisici dell’atmosfera, in grado di evidenziare quale sia l’impatto generato dal fuoco sull’ambiente naturale.

Questi incontri sono spesso accompagnati dalla bravura di artisti del mondo della musica, della danza, del teatro, le cui esibizioni aumentano l’empatia su un tema tanto greve.

Parte integrante del progetto è la produzione di un filmato dal titolo: “La meraviglia che scompare”. Questo prodotto ha lo scopo di sensibilizzare e coinvolgere emotivamente il pubblico sulla perdita di biodiversità e si compone di due letture recitate da una voce femminile e una maschile, alle quali si aggiungono suoni, musiche, fotografie, spezzoni video e alcune immagini dei lavori presenti in mostra.

Tutti gli eventi di “Brucio Anch’io” originano dall’amore per la natura che dev’essere protetta da azioni criminali. Siamo lieti di sottolineare che tutti coloro i quali supportano in qualche modo questa iniziativa, lo fanno a titolo volontario, a sostegno della causa.