Una cerimonia suggestiva e ricca di emozioni, all’insegna della valorizzazione delle avanguardie dell’agricoltura italiana, quella che si è tenuta lo scorso venerdì 25 luglio, presso i Giardini Reali di Torino per l’assegnazione degli Oscar Green 2019 di Coldiretti. Orgoglio albese per la premiazione di Massimo Prandi, titolare del Birrificio contadino Cascina Motta, a cui è andato il prestigioso premio “Menzione speciale Creatività” dell’edizione numero 13 dell’evento promosso da Coldiretti Giovani Impresa. Il riconoscimento ha premiato, in particolare la creatività di idea, che apporta una vera e propria innovazione di prodotto e di processo, capace di soddisfare una domanda di mercato sempre più variegata ed eterogena.
Ma quali le peculiarità che distinguono il Birrificio contadino Cascina Motta dai numerosi altri birrifici agricoli ed artigianali del nostro Paese?
In primis da sottolineare l’unicità della produzione brassicola di Cascina Motta: si tratta, infatti, del primo ed unico microbirrificio italiano a produrre tutte le proprie birre impiegando esclusivamente le materie prime autoprodotte (orzo, cereali minori, luppolo), completamente trasformate presso il proprio laboratorio aziendale, inclusa la maltazione dell’orzo, la birrificazione ed il confezionamento. Una realtà unica sul territorio nazionale e rarissima a livello globale, che si caratterizza, inoltre, per la conduzione in regime di agricoltura biologica di tutti i processi aziendali. Una particolarità che nasce dal profondo legame con l’enologia del titolare del birrificio, enotecnico ed enologo di Alba, che ha trasferito il modello dell’azienda vitivinicola di Langa nel contesto brassicolo, avviando il proprio birrificio agricolo a Sale.
Massimo Prandi spiega: <<Produrre birra contadina, seguendo direttamente ogni fase della produzione, è stato un percorso che ha necessitato di oltre 10 anni di sperimentazioni ed il superamento di difficoltà tecniche grandissime: innanzitutto è stato necessario individuare le varietà di orzo distico da malto capaci di adattarsi meglio all’ambiente della Pianura Padana, quindi, individuare le cultivar di luppolo idonee ad essere coltivate a Sale ed in grado di soddisfare le esigenze di formulazione delle ricette in birrificio. Aspetto ostico è stato superare l’assenza di esperienza nella coltivazione del luppolo in Italia e possiamo vantare di essere stati tra i primi luppolicoltori piemontesi in agricoltura biologica. Poi, il tema della maltazione artigianale, con l’acquisizione di una piccola malteria da 6 quintali, un vero e proprio gioiello tecnologico che ci consente l’autoproduzione di una sufficiente varietà di malti. Ovviamente, la birra contadina a filiera interamente aziendale non può prescindere dalla variabilità della produzione. Ogni campo di cereale, ogni annata agraria, ogni ciclo di maltazione e ciascuna cotta presentano delle peculiarità che portano ad una costante variabilità del prodotto. Variabilità non tipica di molte produzioni artigianali, che si avvantaggiano dell’uso di materie prime di origine industriale, come i malti, o luppoli provenienti da diversi parti del globo, quindi acquistabili sempre ad immagine e somiglianza di quanto richiesto in ricetta. Una scelta che paga con la garanzia del controllo completo e costante su ogni passaggio della produzione, dal campo alla bottiglia, senza intermediari e senza passaggi intermedi. Una scelta che fa sì che il primo “operaio” delle nostre produzioni sia la natura. A condividere questo percorso i soci Marco Malaspina ed Alessandro Beltrame: dall’unione di competenze e specializzazioni differenti, abbiamo concretizzato una vera e propria rivoluzione del concetto di produrre birra artigianale>>.
L’attribuzione di un premio così importante da parte di una istituzione come Coldiretti, vero e proprio punto di riferimento per il settore agroalimentare italiana, ad un microbirrificio rimarca una trasformazione ormai evidente del comparto dei microbirrifici: la percezione del concetto di “birra artigianale italiana” per il consumatore ormai sta cambiando. È evidente come sempre più stia venendo messo in discussione il concetto di artigianalità ed italianità per quei prodotti realizzati sì in Italia, ma con materie prime non locali, come avviene comunemente per i malti ed i luppoli, così come stia decadendo la percezione di artigianalità se questa coinvolge solo l’ultima fase della trasformazione, ovvero la brassatura, ma impiegando malti di origine industriale, così come attuato dalla maggior parte dei birrai artigiani.
Prandi sottolinea: <<I marchi Birra contadina® e Birrificio contadino®, di cui Cascina Motta è titolare, hanno uso esclusivo per distinguere le nostre produzioni dal resto delle cosiddette birre artigianali ed agricole italiane che impiegano materie prime solo in parte prodotte localmente, fanno ampio uso di semilavorati dell’industria e delocalizzano conto terzi parte del processo produttivo, in particolare la maltazione>>.
Danilo Merlo, delegato Coldiretti Giovani Impresa per il Piemonte motiva, in particolare, il significato del riconoscimento e le ragioni dell’attribuzione del premio al Birrificio contadino Cascina Motta: << Oscar Green rappresenta quell’Italia bella e innovativa che non si spaventa dei cambiamenti perchè nelle nostre imprese agricole c’è la forza giovane del Paese. Un oscar che premia l’impresa agricola di successo per offrire all’azienda una concreta occasione di crescita o di rilancio, interpretando quanto c’è di bello e buono da raccontare. Le aziende premiate oggi sono esempi di tenacia e caparbietà, solo così è possibile dar vita ai propri sogni ovviamente però, con al proprio fianco, una grande forza sociale ed economica come Coldiretti. Le aziende premiate sono la testimonianza importante della valorizzazione del territorio portata avanti dalle nostre aziende quotidianamente e dalla loro straordinaria voglia di trovare sempre nuove forme di innovazione. Le nostre imprese ci sono e fanno squadra. In un contesto economico come quello di oggi, è fondamentale avere dei sogni, ma un sogno da solo non basta, con l’Oscar Green viene premiata la capacità di trasformarlo in un progetto concreto e vincente. E’ il segnale, forte e chiaro che si è creata una continuità, un ricambio generazionale nella conduzione delle nostre aziende agricole. I giovani di Coldiretti incarnano le potenzialità e la forza di un territorio dal tessuto produttivo ricco e capillare, che coinvolge donne e uomini e che per le sue caratteristiche rende l’Italia, unica, competitiva anche all’interno dei processi di mondializzazione dell’economia e delle idee.>>
Una prospettiva, segnata dall’innovazione produttiva del Birrificio contadino Cascina Motta che pone le basi per la creazione di aziende indipendenti sotto ogni aspetto, dalla produzione primaria alla messa in fusto ed in bottiglia, ma che segna il passo anche per l’avvio di concrete azioni ed opportunità di avvio di filiere agricole dedicate alla produzione di malto e luppolo italiani.
Maggiori informazioni: www.cascinamotta.it
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