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Il Consiglio Comunale di Rifreddo conferma: niente TASI per il 2019 e buono mensa a 3,5 euro

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Il Consiglio Comunale di Rifreddo ha approvato l’assestamento al bilancio di previsione 2019. Un documento che conferma che il piccolo comune della Valle Po continuerà ad essere uno dei comuni dove si tassano di meno i cittadini e uno dei pochissimi dove la Tasi non viene applicata. Un mezzo miracolo che si ripete ormai da 5 anni e che è stato possibile grazie alle drastiche riduzioni di spesa corrente ad una continua ed attenta gestione delle risorse.

Col bilancio di previsione 2019 – spiega il primo cittadino – avevamo confermato la nostra intenzione di evitare l’istutuzione della Tasi anche l’anno corrente stimando che le nostre entrate e nostri costi sarebbero stati tali da permettercelo . Adesso abbiamo verificato che sulla base di questi primi sette mesi le stime si sono verificate affidabili e possiamo garantire che non sarà necessario mettere mano alle imposte e nemmeno aumentare le tariffe per i servizi offerti dal comune”.

Infatti le variazioni da apportare alle programmazione annuale sono state pochissime e ciò ha consentito di mantenere il buono mensa a 3,50 euro (uno dei più bassi della provincia), gli oneri di urbanizzazione a livelli minimi ed anche di continuare a proporre il costo dello scuolabus a prezzo dimezzato (105 annui) rispetto ad alcuni anni fa. Nel fare il punto su entrate e costi dell’ente il primo cittadino oltre che per il 2019 ha anche delineato per sommi capi le prospettive future ed i problemi che potrebbero derivare da alcune novità giurisprudenziali in particolare quella sulla neceessità di coprire integralmente i costi del servizio scuolabus.

In generale – commenta il primo cittadino Cesare Cavallo – ci fa piacere poter anche per il 2019 garantire servizi ai costi tra i più bassi della provincia, ma soprattutto siamo orgogliosi di poter fare questo mantenendo un risultato di bilancio positivo senza l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione. Un fatto importante perché ci consentirà sia ora che in futuro di utilizzare gli stessi per gli investimenti di cui abbiamo bisogno. Sempre sul fronte investimenti va poi citata (finalmente) la nuova impostazione del Governo centrale che ha smesso di tagliare i trasferimenti e ci ha trasferito 50mila euro di risorse per gli investimenti. Un quadro generale positivo che però presenta anche qualche problema come, ad esempio, quello che impone ai comuni di far pagare ai cittadini per il servizio scuolabus costi che potremo coprire noi come comuni. Un tema su cui ci siamo però già mossi con un ordine del giorno inviato alle Camere e che con l’aiuto dei parlamentari locali cercheremo di scongiurare”.