Una carriera impressionante: dodici dischi di platino, tre dischi d’oro, due partecipazioni a San Remo, tournée internazionali e infiniti concerti sold out. Collaborazioni artistiche con artisti come Ray Charles, Pino Daniele, gli Incognito, Renato Zero, Marcella Bella, Chaka Kahn, Al Jarreau, i Pooh, Earth Wind & Fire, Claudio Baglioni, ed infine, ultimo ma non ultimo: Burt Bacharach che per lui ha appositamente scritto Something that was beautiful.
Torna per la terza volta nella “sua” Monforte d’Alba, unica presenza italiana di un cartellone straordinario e internazionale, Mario Biondi, che chiuderà la quarantaduesima edizione di Monfortinjazz sabato 3 agosto.
È una delle più belle voci maschili a livello internazionale e con l’ultimo album di inediti, Brasil, ha stupito tutti con un nuovo sound che si discosta dal jazz-soul delle origini: un vero e proprio viaggio nelle sfaccettature della musica brasiliana, con il feeling, l’eleganza e il groove della sua musica, che getta un ponte tra Memphis e Sudamerica, senza rinunciare a un pizzico di italianità.
Il crooner catanese porterà all’Auditorium Jorszowski la sua voce profonda, calda e pastosa, ma anche la sua presenza scenica, la sua gigantesca carica comunicativa che esalta doti quasi attoriali per un concerto atteso e imperdibile nel quale Biondi sarà affiancato da Federico Malaman (basso), Massimo Greco (piano e tastiere), David Florio (chitarra, percussioni e flauto), Alessandro Lugli (batteria), Marco Scipione (sax), Fabio Buonarota (tromba).
Il concerto di Monforte sarà anche l’occasione per ascoltare l’ultimo singolo “Sunny Days”” in duetto con l’astro nascente del jazz Cleveland Jones uscito a sorpresa lo scorso 7 giugno.
Per brindare all’estate al termine del concerto e della quarantaduesima edizione di Monfortinjazz, la tradizionale degustazione di Barolo offerta dai produttori di Monforte d’Alba.
c.s.