C’è stato un tempo, nemmeno tanto lontano, in cui a Cuneo nel giro di sette giorni passarono due squadre di Serie A.
Del Torino di De Biasi, Cairo e del campione del Mondo Barone sconfitto al “Paschiero” vi abbiamo raccontato nella puntata precedente, ma è difficile dimenticare che esattamente sette giorni dopo lo stadio, oggi vuoto in attesa di un nuovo padrone, ospitò il Cagliari per un match ufficiale.
19 agosto 2006, turno preliminare di Coppa Italia. Gli isolani di mister Giampaolo si presentano in Piemonte con l’insegna “lavori in corso” per visibile ma la voglia di passare il turno. In campo c’è il meglio: da “zucchina” Antonio Chimenti a Daniele Conti, passando per Simone Pepe e David Suazo, stella orfana dei compagni d’attacco che fecero sognare la Sardegna (Esposito, Langella e Zola).
Il signor Bergonzi di Genova diresse una gara piacevole e combattuta, a dispetto delle aspettative, in cui un Cuneo arcigno resse fino al 79’, prima di arrendersi per un calcio di rigore siglato, ovviamente, dall’honduregno, che spiazzò Mandrelli.
Fortunato uscì dal campo soddisfatto: la sua creatura, schierata in campo con il 4-4-2 dava già segnali incoraggianti in vista della Serie C2. Pochi avrebbero pensato ad un suo addio in corsa, a seguito di risultati tutt’altro che piacevoli. Intanto il Cagliari, superato anche il Verona, uscirà contro il Brescia, al terzo turno, salvandosi all’ultima giornata nell’anno post-Calciopoli che vide il trionfo dell’Inter di Mancini.
In alto, una chicca: il rigore decisivo di David Suazo. Anche i cellulari erano di altri tempi, benchè siano passati appena 13 anni…