Sogna di portare la Nazionale slovacca femminile dove non è mai arrivata, alla fase finale di un Campionato Europeo. L’allenatore del Vbc Synergy Mondovì, Marco Fenoglio, comincia oggi il cammino alla guida delle ragazze slovacche nel gruppo D della rassegna continentale. Cinque partite in sei giorni, tutte a Bratislava, alla Ondrej Nepela Arena, davanti al pubblico di casa, sognando di staccare il pass per gli ottavi.
Ci siamo, “Feno”: come arrivate alla prima partita?
«Siamo tutti carichi, la scorsa settimana abbiamo battuto due volte il Belgio che è settimo nel ranking europeo, abbiamo voglia di regalare una gioia ai nostri tifosi, arrivare agli ottavi sarebbe una soddisfazione clamorosa».
Che squadra è la vostra?
«È una buona squadra, tutte le ragazze sono giovani e giocano in campionati europei di livello, in Francia, Germania, Polonia e Repubblica Ceca, anche se nessuna milita in Italia. Certo, il nostro girone è molto complicato: credo che Germania e Russia siano oggettivamente inavvicinabili, dovremo giocarci le nostre chances nelle prime tre partite contro Spagna, Svizzera e Bielorussia (venerdì, sabato e lunedì, sempre alle 20)».
Chi ti piacerebbe affrontare agli ottavi?
«Le possibilità di affrontare l’Italia sono abbastanza alte: per noi sarebbe una sfida proibitiva, ma giocare contro le azzurre, con due staff tecnici italiani di fronte in diretta su Rai2 sarebbe il massimo».
Com’è arrivata la chiamata dalla Federazione slovacca?
«Sono stato contattato la scorsa estate, dopo lo scudetto a Novara. Avevo già allenato la Nazionale maschile slovacca nel triennio 2009-2011, così la Federazione conosceva il mio modo di lavorare e mi ha proposto questa sfida. Sono tornato volentieri a Bratislava, città che conoscevo già: con me c’è sempre il mio vice, Stefano Micoli, che mi ha affiancato sia a Bergamo che a Novara quando abbiamo vinto lo scudetto e che ha allenato l’Acqua&Sapone Roma in A2 l’anno scorso».
È difficile allenare contemporaneamente un club maschile e una Nazionale femminile?
«Non è un problema per me, ormai ci sono abituato. Sono due sport completamente diversi ma ognuno ti dà soddisfazioni e stimoli diversi».
Sei in contatto con i nostri ragazzi che hanno iniziato la preparazione?
«Sì, ho parlato sia con il mio vice “Lele” che con il capitano “Pisto”: ho chiesto di partire in modo graduale per evitare problemi fisici nelle prime due settimane. Credo si possa nuovamente formare un bel gruppo, abbiamo preso giocatori funzionali al nostro progetto per caratteristiche tecniche e umane: abbiamo dimostrato l’anno scorso che grazie al lavoro possiamo toglierci grandi soddisfazioni e l’obiettivo deve rimanere lo stesso quest’anno. Arriverò la prima settimana di settembre per ribadirlo ai ragazzi».
c.s.