Claudio Dalmasso è spirato nella notte tra giovedì 22 e venerdì 23 agosto, tra le attente cure dell’Hospice di Busca, che lo aveva accolto nell’ultima fase della sua lotta contro un mare incurabile.
Classe 1954, ex operario Michelin, per anni è stata una delle colonne, storiche, del locale Circolo ACLI e del suo gruppo di appassionati di bocce, che si trovavano tutti i fine settimana (per anni curò anche il partecipato torneo durante la festa locale).
Componente della famiglia più numerosa di Mellana di Boves, i «Capurai» («Caporali», suo padre era il partigiano Angelo, scomparso a metà degli anni Novanta), prima che le sue condizioni di salute peggiorassero molto, si era impegnato ad aumentare le ore di apertura del locale, in coincidenza con la temporanea chiusura, prima di cambio gestione, della osteria frazionale. Era tipico figlio dell’attiva e volitiva seconda metà del Novecento, capace di assaporare la vita in tutti i suoi aspetti, con «grinta»).
Lascia la moglie Rosanna (che gli è stata molto vicina nella malattia), i figli Emanuele, Ivano e Gianluca, i nipoti Elettra, Ester ed Edoardo, i fratelli Flavio e Mauro.
I rosari serali sono nell’Hospice di Busca (alle 19,30) e domenica anche in parrocchiale mellanese (alle 21). Il funerale sarà a Mellana, alle 15 di lunedì 26, prima di partenza per il «Forno crematorio» di Magliano Alpi (Messe di «Settima» e «Trigesima» nella sua frazione alle 18,30 di sabato 31 agosto e sabato 21 settembre).