“Ho registrato nuove preoccupazioni da parte di decine di sindaci sulla vicenda delle coperture al servizio scuolabus. Sembrava tutto risolto appena qualche settimana fa, peccato che nel frattempo la crisi di governo abbia bloccato il decreto salvaprecari nel quale era contenuto anche il provvedimento che avrebbe dovuto garantire ai Comuni di poter continuare a coprire parzialmente i costi del servizio di trasporto scolastico senza doverlo scaricare totalmente sulla cittadinanza.
La crisi politica romana mette in forse questa soluzione “toppa” che peró rischiava per la sua formulazione di portare a nuove pronuncie della giustizia contabile. Vero infatti che apriva alla possibilità per gli enti locali di intervenire a parziale copertura del servizio ma solo in casi particolari. Di fatto i Comuni difficilmente avrebbero potuto arrivare a coprire quasi totalmente il servizio come avviene ora.
Nelle prossime settimane, quando si sarà normalizzata la situazione politica nazionale, chiederó ai parlamentari piemontesi di riprendere in mano il dossier prospettando come peraltro proposto da alcuni segretari comunali locali di far intervenire il ministro inserendo tra i servizi a domanda individuale quello scuolabus. Inutili situazioni pezza, i nostri Comuni hanno la necessità di risposte che risolvano alla radice i problemi. Peraltro il computo delle coperture nei servizi a domanda individuale viene effettuato su tutti i servizi complessivamente permettendo realmente ai comuni di scontare maggiormente le tariffe per gli scuobus”.
Ad affermarlo in una nota il vicepresidente del Consiglio regionale piemontese Franco Graglia.