Promuovere i prodotti ortofrutticoli del nostro territorio per tutelarne la qualità e salvaguardarne i prezzi. È quanto emerso nel pomeriggio di ieri (giovedì 29 agosto, ndr) al Castello di Lagnasco nell’incontro organizzato da Confagricoltura Cuneo al quale hanno presenziato un centinaio di imprenditori agricoli locali di un settore, quello frutticolo, sempre più predominante sia in Piemonte (22.671 ettari nel 2018, il 4,69% di superficie coltivata in più rispetto al 2015), sia in provincia di Cuneo (+3,56% dal 2015 al 2018 per 18.296 ettari complessivi).
Obiettivi dell’incontro l’analisi e l’individuazione delle possibili soluzioni alla particolare situazione produttiva e commerciale del comparto, in particolare per quanto riguarda la peschicoltura, anche attraverso il confronto con le tante personalità politiche e istituzionali presenti tra i quali Alberto Cirio (presidente Regione Piemonte) e Marco Protopapa (assessore Agricoltura Regione Piemonte).
Presenti in sala anche Franco Graglia (vice presidente del Consiglio Regione Piemonte), Paolo Demarchi (consigliere Regione Piemonte), Giorgio Bergesio e Mino Taricco (membri della commissione Agricoltura del Senato).
“Le problematiche del comparto frutticolo sono strutturali e dunque particolarmente complesse – commenta Enrico Allasia, presidente provinciale e regionale di Confagricoltura. – Occorre iniziare ad affrontarle sin da ora a livello locale, pur essendo consci di come si operi ormai in un mercato globale nel quale, purtroppo, le regole ed i costi non sono uguali per tutti. Incontri come questo sono utili affinchè le tante personalità politiche presenti possano ascoltare e comprendere dalla viva voce degli imprenditori quelle che sono le maggiori criticità per portarle nelle opportune sedi con l’obiettivo di risolverle al più presto”.
“Il continuo gioco al ribasso – aggiunge Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo – ha purtroppo portato alla difficile situazione attuale ed al paradosso che vede prezzi di vendita addirittura inferiori ai costi di produzione. È di vitale importanza per il comparto sottrarsi a questo pericoloso meccanismo all’interno del quale anche le annate migliori sono comunque annate difficili. Occorre ripartire dalla valorizzazione dei nostri prodotti e ognuno deve fare la sua parte: aziende, associazioni, mondo politico e istituzionale devono dialogare costantemente al fine di individuare sin da subito gli obiettivi da raggiungere per quanto concerne la produzione, la promozione e la vendita dei prodotti frutticoli di cui devono inequivocabilmente emergere la qualità e il riferimento al territorio perché questi rappresentano la migliore garanzia per l’ottenimento di condizioni di mercato adeguate”.
Riflessioni e spunti raccolti e fatti propri dai rappresentanti istituzionali intervenuti. “La politica deve avere coraggio e un po’ di sano campanilismo – dichiara Marco Protopapa, – assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte – per portare in sede nazionale quelle che sono le istanze locali. Il Piemonte deve diventare un punto di riferimento in ambito agricolo. La Regione farà da collante tra le aziende e le istituzioni e farà tutto il necessario per difendere il suo territorio nelle opportune sedi, anche attraverso i sostegni alle imprese, i tavoli di confronto e la promozione dei prodotti”.
“È necessario riuscire a far percepire la qualità dei nostri prodotti ai consumatori – conclude Alberto Cirio, presidente Regione Piemonte – perché solo così il mercato ci darà ragione. La Regione è pronta a sostenere sul territorio una produzione di qualità con interventi di promozione ad ampio raggio nonchè sostenendo ed attivando in prima persona, partendo da scuole e ospedali piemontesi, le campagne di promozione e marketing necessarie al raggiungimento di questo obiettivo ambizioso”.
c.s.