Resa nota una complessa e lunga attività del Nucleo Investigativo dei Carabinieri Forestali di Cuneo, oggetto di informativa di reato e diretta dal Sostituto Procuratore di Cuneo dott. Attilio Stea.
A seguito di esposti di privati cittadini che lamentavano movimenti sospetti e l’innalzamento di grandi nubi polverulente in un cantiere in loc. Pratolungo del comune di Niella Tanaro, il Nucleo di Polizia Ambientale, in collaborazione con l’Arpa di Cuneo, ha avviato nel 2017 un’intensa attività investigativa con lunghi appostamenti e l’ausilio di strumenti tecnologici dedicati dalla quale emergeva che la Società “B&A” stesse gestendo scorie e ceneri provenienti dall’industria pesante senza trattarle ed inertizzarle come avrebbe dovuto.
In realtà le svariate migliaia di metri cubi di rifiuti in arrivo, come confermato e approfondito dal geologo nominato dalla Procura, venivano in parte riversati tal quali nell’area, in parte trattati sommariamente con acqua e cemento, senza adottare tutte le precauzioni imposte dai provvedimenti autorizzativi, configurando di fatto una vera gestione di discarica di rifiuti pericolosi non autorizzata con rischio di inquinamento delle vicine aree agricole. Alcuni campioni prelevati ai margini dell’area sono risultati contenere metalli pesanti e diossine.
La società infatti, come poi emerso a seguito delle perquisizioni operate, aveva proceduto ad inoltrare agli enti competenti dati falsificati sulla produzione di conglomerato cementizio e sulle sue rispettive componenti al fine di far risultare il trattamento dei rifiuti citati perfettamente e regolarmente funzionante.
Al fine di arginare e contrastare i pericolosi percolamenti e mettere in sicurezza l’intera
Gli indagati, ovvero il legale rappresentante della società, il direttore di cantiere e consulente, nonché il tecnico progettista, residenti in provincia di Cuneo, rimangono responsabili dell’intera procedura di bonifica, oggi in itinere.
c.s.