Ritorno in patria per Giorgio Bernardi che nel prossimo fine settimana affronterà la 34esima edizione del Rally Città di Torino, affiancato dalla bassanese Giulia Zanchetta mettendosi per la prima volta al volante di una top car come la Škoda Fabia R5 curata da Fabrizio Bianchi di Moncalieri. “È la prima volta che ho a disposizione una vettura da assoluto” commenta il 26enne pilota di Martiniana Po “se escludiamo il Moscato 2015 che ho disputato con una Peugeot 207 S2000 concluso anzitempo con un ritiro quando ero terzo assoluto”.
Se la Škoda Fabia rappresenta una novità per Bernardi non lo è altrettanto la gara affrontata altre due altre volte dal pilota saluzzese. “Ho degli ottimi ricordi del Città di Torino, che ho disputato due volte vincendo sempre la classe con la Renault Twingo R2 (2012 e 2013). A differenza di quelle edizioni, il Città di Torino 2019 non propone più la partenza ed arrivo nel capoluogo, eliminando così l’unica caratteristica che non mi piaceva. I trasferimenti verso le prove speciali erano costantemente a rischio, spesso si commettevano infrazioni per non restare imbottigliati nel traffico. Invece questa edizione, con partenza ed arrivo a Pianezza, permette agli equipaggi di concentrarsi unicamente sullo sviluppo della gara. E di godersi totalmente le prove speciali che hanno come must la discesa del Col del Lys, una prova che sfrutta sino all’ultimo metro la lunghezza massima consentita dal regolamento, e vale da sola l’iscrizione alla gara. Splendida, veloce, impegnativa. Sarà un grandissimo spettacolo sia per chi sarà nell’abitacolo, sia per chi seguirà il rally a bordo strada”.
Il Rally Città di Torino 2019 non sarà solo Col del Lys, ma anche Mezzenile e Monastero. “La Monastero l’ho fatta due volte, ma sono trascorsi sei anni da quando l’avevo affrontata con la Twingo, quindi è una prova su cui ho pochi riferimenti. La Mezzenile per me è del tutto nuova, anche se su alcuni tratti ho effettuato dei test nel passato, ma assolutamente non significativi, in quanto ero al volante di vetture troppo diverse dalla Škoda Fabia. Ed anche il Col del Lys, a sei di distanza dall’ultima volta che l’ho percorso, rappresenta un’incognita” precisa ancora il portacolori della scuderia veneta Sport&Comunicazione.
“Affronto il Città di Torino con molta curiosità. Avevo voglia di disputare una gara in regione, da condividere anche con gli amici che mi seguono. C’è ovviamente la curiosità di guidare una vettura da assoluto come la Škoda Fabia che non conosco, ma che fornisce grandi prestazioni. Sono contento di lavorare con Fabrizio Bianchi, un preparatore dell’ultima generazione, ma bravo e professionale e che conosce benissimo le dinamiche delle corse, essendo lui stesso un pilota vincente nei ritagli di tempo. Per il resto avrò al mio fianco Giulia Zanchetta, con la quale ho condiviso tutta la stagione e c’è stato grande affiatamento, e tornerò con i pneumatici Michelin, con cui ho gareggiato molte volte nel passato”. Bernardi, come suo solito non fa proclami o previsioni: “Quale sarà la mia posizione nella classifica finale? Sono il primo ad esserne curioso”.
Il Rally Città di Torino 2019 si snoderà fra la Bassa Valle di Susa e la Valle di Lanzo, senza più toccare il capoluogo piemontese, formula che ha ottenuto molti consensi nella passata edizione. Venerdì 6 settembre sarà la giornata dedicata alle verifiche che si svolgeranno in Piazza della Concordia a Givoletto (TO) dalle 11.00 alle 20.00. Il Parco Villa Leumann a Collegno sarà il palcoscenico di partenza (ore 8.01 di sabato 7 settembre) e arrivo della gara (ore 19.28 di sabato). Il rally si svilupperà su un percorso di 372,03 km di cui 82.50 cronometrati suddivisi in sette prove speciali (Lys e Monastero di 15,00 km ciascuna due volte, Mezzenile di 7,50 km tre volte) inframmezzate da due Riordini a Viù e due Parchi Assistenza a Givoletto.
c.s.