Alba e le colline che la circondano, già riconosciute patrimonio dell’Umanità Unesco, possono vantare un ulteriore primato. Questo territorio, culla di iniziative imprenditoriali di successo, sempre attente alla sostenibilità ambientale, è il primo del Piemonte e tra i primi a livello nazionale ad aver avviato la distribuzione pubblica di biometano a servizio di automobilisti privati, autotrasportatori e flotte di mezzi aziendali. Prima del “caso” albese, esperienze di questo tipo erano infatti attive in Lombardia, Emilia-Romagna, Campania e Puglia.
In Piemonte, il servizio è stato introdotto il 1° settembre dal Gruppo Egea, presso il suo distributore di Alba (corso Europa), gestito in partnership con lo storico socio Bragas; questo impianto è, peraltro, il primo e ancora oggi l’unico in città a disporre di un distributore di metano (ora, appunto, “bio”) e di una colonnina per la ricarica di veicoli elettrici. Nel distributore di corso Europa il biometano viene erogato in forma gassosa (bioCNG), attraverso lo stesso impianto che fino a pochi giorni fa ha consentito la distribuzione di metano tradizionale.
Tale progetto è reso possibile dal sistema introdotto dal Gestore dei Servizi Energetici (società interamente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che promuove la produzione di energia da fonti rinnovabili) nell’ambito dell’attuazione del Decreto Interministeriale “Biometano” (2 marzo 2018).
In parallelo, Egea è impegnata nella realizzazione di impianti che le consentiranno di produrre direttamente il biometano da mettere a disposizione dell’autotrazione. L’Azienda multiservizi con sede ad Alba produrrà sia biometano gassoso, che verrà immesso nella rete di trasporto nazionale, sia biometano liquido (bioLNG), che ad oggi, garantendo un’autonomia superiore ai 1.200 chilometri, rappresenta per l’autotrazione pesante l’unica alternativa cento per cento green realmente praticabile.
Per lo sviluppo di tutti questi progetti Egea metterà in campo le soluzioni, caratterizzate da elevata innovazione tecnologica e profonda conoscenza del territorio, già sperimentate negli impianti di biogas realizzati e gestiti a Marene, Vottignasco, Ozegna e Caluso.
c.s.