Sono passati 6 mesi dall’ultima sollecitazione del Comune di Saluzzo al Ministero della Giustizia che non ha ancora concesso il riutilizzo dei locali – ormai quasi totalmente vuoti – del fabbricato in cui aveva sede il Tribunale. Un edificio di 6.000 metri quadri, di cui solo 2.000 occupati dal Giudice di Pace e dagli Archivi del vecchio Tribunale: gli altri 4.000 metri quadrati, infatti, il Comune vorrebbe destinarli ad una serie di servizi cittadini come, ad esempio, la ricollocazione – oltre che della Polizia di Stato e di altri uffici a servizio della collettività saluzzese e dei paesi limitrofi – di tutti gli uffici saluzzesi dell’ASL CN1, che a sua volta ha inviato un sollecito all’amministrazione comunale di Saluzzo, proprio in riferimento al Protocollo di intesa tra comune di Saluzzo e ASL CN1 per l’utilizzo della sede dell’ex Tribunale.
L’amministrazione della Città, guidata dal sindaco Mauro Calderoni, vuole giungere ad uno sblocco della situazione, tutelando i propri interessi e quelli di tutti i cittadini e ha così nuovamente presentato al Ministero e al Presidente del Consiglio dei Ministri, la particolarità della situazione che vede, da un lato, il Palazzo di Giustizia ormai vuoto da diversi anni e, dall’altro, l’impellenza e l’impossibilità di procrastinare oltre la rilocalizzazione di servizi pubblici fondamentali per il cittadino.
«Essendo l’amministrazione comunale intenzionata ad operare nel rispetto e nella tutela dei cittadini, siamo a sollecitare nuovamente la restituzione dell’immobile alla Città, in ragione dell’utilità che esso avrebbe per l’intera comunità saluzzese» (Mauro Calderoni, Sindaco di Saluzzo).
cs