Sono mesi intensi, e a tinte decisamente “granata”, per il calcio canalese: soprattutto, quello che guarda al futuro, con un occhio di riguardo diretto espressamente alla nuove generazioni, all’educazione e all’aggregazione come parte integrante fondamentale di un progetto che va ben oltre i confini dello sport.
La scorsa settimana, presso gli impianti sportivi “Malabaila” di via Mombirone, è così ufficialmente partita l’attività del settore giovanile dell’Asd Canale Calcio: realtà storica, con la prima squadra ormai ben innestata nei ranghi della prima categoria Figc, ma anche con un settore giovanile che da quasi un lustro si confronta con un’entità gloriosa come il Torino Fc. E’ storia relativamente recente, infatti, l’affiliazione alla Toro Academy: asset espressamente voluto dal presidente torinese Urbano Cairo, e che con la direzione di Teo Coppola coinvolge decine e decine di società italiane ed estere per fare sì attività di scouting, ma anche per creare una vera e propria rete di istruttori, allenatori, dirigenti e educatori allo sport formati, capaci, competenti e fedeli ai colori del torello rampante.
L’avvio, più che una formalità, è stato l’Open Day andato in scena sabato scorso: con giocatori in erba di ogni età, dai piccolissimi ai più grandicelli, pronti a mettersi a disposizione dello staff coordinato dal canalese Matteo Campo, e a cimentarsi tra primi calci e perfezionamenti atletici e tattici di fronte a un pubblico più che significativo.
Va detto però che, pur trattandosi di una ripresa ufficiale delle attività, la vita dell’Academy canalese non ha conosciuto vere e proprie soste in questi mesi. L’estate è stata infatti, tutta, un susseguirsi di eventi: dal “camp” nazionale tenuto ad Alassio (Liguria) in luglio, al torneo dell’amicizia vissuto fianco a fianco del team brasiliano “Escola de Fotbal Minorelli” di Florianopolis con in regia Daniel “Dadà” Minorelli: già giocatore del settore giovanile del Toro e poi calciatore professionista con trascorsi in Italia, Germania e in serie A nella terra verdeoro,e sino al ritiro agostano in Val Varaita. Un bel curriculum sportivo ed umano, insomma: che promette ulteriori passi buoni nel futuro.
Paolo Destefanis