La danza contemporanea al Filatoio di Caraglio per il finissage della mostra “Under Water”

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Domenica 29 settembre alle ore 16, per il finissage della mostra “Under Water”, il Filatoio di Caraglio ospiterà “SOLOACQUA”, performance, a ingresso libero, ideata dalla danzatrice, autrice e coreografa Monica Secco e portata in scena dagli artisti del CollettivoArtemovimento.

Tematicamente legata alla mostra, l’esibizione presenta al pubblico un percorso di connessione all’elemento acqua in chiave urbana: acqua contenuta nei secchi o in un acquario, acqua che si mostra, attraverso timidi tentativi, acqua vulnerabile e sensibile, ma anche istintiva e invadente.

SOLOACQUA utilizza una comunicativa semplice, un flusso, la dissoluzione degli orpelli, restituendo al pubblico una composizione che chiede e cerca una relazione, una connessione con uno degli elementi naturali più legati simbolicamente all’aspetto femminile, alla vitalità, alla creazione e alla purificazione. Per il CollettivoArtemovimento si esibiranno: Olga Canavesio, Ilenia Panté, Lisa Perrucci, Giulia Lazzarin, Maria Giovanna Lahoz, Marica Vinassa sulle musiche di Ludovico Einaudi “Eros mix”.

La performance chiude così la mostra curata da Daniela Berta e Andrea Lerda “Under Water”, inaugurata al Filatoio lo scorso 29 giugno, organizzata e promossa dal Museo Nazionale della Montagna di Torino, con il sostegno della Fondazione CRC, in collaborazione con la Fondazione ARTEA, la Fondazione Filatoio Rosso e il Comune di Caraglio.

Inserito all’interno di un dibattito globale che vede protagonista un tema di riflessione di grande urgenza collettiva – l’acqua, il più essenziale elemento naturale che genera e garantisce il mantenimento della vita – il percorso espositivo si articola attraverso video, fotografia, pittura, disegno, scultura e installazione.

Sono circa venti gli artisti internazionali presenti, a cui si aggiunge un importante nucleo di fotografie e di documenti storici che appartengono al Centro Documentazione del Museomontagna di Torino e alla Biblioteca Nazionale del CAI, per un totale di ottanta opere esposte.

Con l’allestimento realizzato a Caraglio, che si pone come continuum del progetto “Post-Water” presentato presso il Museomontagna nei mesi precedenti, i curatori hanno inoltre voluto sottolineare il profondo legame tra il tema della mostra e le finalità di Acquaviva, progetto finanziato dalla Fondazione CRC nell’ambito del bando “Interventi Faro” e di prossima realizzazione nell’area dell’ex Polveriera di Bottonasco a Caraglio.

In mostra opere di: Andreco, Georges-Louis Arlaud, Pablo Balbontin, Olivo Barbieri, Walter Bonatti, Calori&Maillard, Mircea Cantor, Carolina Caycedo, Nuno da Luz, Marjolijn Dijkman & Toril Johannessen, Simon Faithfull, Mario Fantin, Bepi Ghiotti, Cesare Giulio, Jeppe Hein, Frank Hurley, Invernomuto, William Henry Jackson, Adam Jeppesen, Peter Matthews, Elena Mazzi, Arno Rafael Minkkinen, Ryts Monet, Pennacchio Argentato, Laura Pugno, Ernesto Samaritani, Studio Negri, Silvano Tessarollo, Helen Mayer Harrison & Newton Harrison, Gaston Tissandier, Julius von Bismarck, Thomas Wrede.

L’esposizione sarà ancora aperta al pubblico fino al 29 settembre dal giovedì al sabato dalle 14,30 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 19. Il costo del biglietto intero è di 5 euro, 3 euro il ridotto e per i soci CAI. Ingresso libero per i possessori di Abbonamento Musei Piemonte. Il biglietto per Under Water dà diritto all’ingresso ridotto al Museomontagna fino al 29 settembre 2019. Viceversa, chi visita il Museomontagna accede con tariffa ridotta alla mostra Under Water.

MONICA SECCO

Monica Secco, nata a Torino, è danzatrice, autrice e coreografa, insegnante di teatrodanza e tecniche di composizione. La sua ricerca artistica si svolge nell’ambito dei linguaggi della performing art, della danza contemporanea e del movimento somatico. È la fondatrice e direttrice artistica di Artemovimento Centro di ricerca Coreografica di Torino che si occupa della promozione e divulgazione della danza contemporanea performativa e del teatro danza. Diplomata presso l’Accademia Arte e Media di Torino, è anche naturopata diplomata ad indirizzo psicosomatico e MTC, Kinesiologa e Operatrice italiana Body Life Alignment. Tutor presso Accademia Life Alignment di Torino.

Ha insegnato danza contemporanea e teatro danza presso alcune scuole torinesi (Danzaviva, Loredana Furno) e porta i suoi seminari in Francia, Spagna, Gran Bretagna. Dal 2001 al 2014 è stata direttrice artistica di Insoliti Festival internazionale di danza contemporanea corti di danza d’autore e Artisti per casa, giardini e cortile (2011 – 2014).

È inoltre coreografa e regista di numerosi suoi lavori teatrali, performance e coreografie e porta le sue performance di danza in tutti i più importanti teatri piemontesi (Teatro Colosseo, Teatro Nuovo, Alfieri Teatro, Teatro Vittoria, Teatro Gobetti, Fonderie Limone nell’ambito di varie rassegne) e in alcuni festival internazionali (Francia, Spagna, Germania e Italia).

Nel 2015 fonda il CollettivoArtemovimento con la prima performance: “Il senso delle cose sta dietro la polvere”, che debutta presso il Teatro Camploy di Verona. Per il CollettivoArtemovimento nascono altre performance: Soloacqua, Primo strato d’amore, Orfeo libero. Soloacqua ha vinto un bando nel festival La voce del corpo, Regione Lombardia, e viene portato nelle piazze principali di Torino e zone limitrofe.

COLLETTIVOARTEMOVIMENTO

Il CollettivoArtemovimento si è formato dalla proposta della coreografa Monica Secco ad alcuni artisti (danzatori, performer, attori e musicisti) di lavorare insieme a livello creativo su temi, di volta in volta, considerati importanti ed urgenti ai fini dell’espressione artistica. Il gruppo è composto da danzatrici e performer che si esibiscono in spettacoli tra la danza contemporanea e la performing art.

Attualmente le opere strutturate e coreografate sono quattro, ma il gruppo lavora e si dedica anche alla composizione istantanea a tema dal nome “Improbubble”, un vero e proprio evento in cui si dà spazio alla ricerca in ambito drammaturgico e dove diventa centrale un coinvolgimento a livello performativo del pubblico, anche in luoghi non formali.

Dopo aver sperimentato durante lezioni e laboratori la possibilità di rendere performative improvvisazioni di azioni-danza, il Collettivo ha creato un modello di performance che, partendo da un tema dato, progressivamente e “istantaneamente” si organizza in uno spazio qualunque che diventa spazio scenico.

L’obiettivo, così, diventa la creazione di un atto scenico la cui autenticità si rivela nella presenza del “qui e ora”, nella risonanza con il luogo in cui si agisce e con il tema che viene ogni volta proposto, nella relazione e nell’ascolto degli altri componenti.

c.s.