Mercoledì 18 settembre il Lions Club Borgo San Dalmazzo Besimauda si è riunito al ristorante Amunse di Monserrato per la serata di apertura dell’anno lionistico 2019/2020.
Il bene si fa in silenzio; non siamo noi che parliamo, è il bene che parla». Olivero ha poi fatto lo spelling della parola lions: L come liberty, I come Intelligence, ONS (our nation’s safety), ovvero sicurezza del nostro Paese. Si è quindi svolta la cerimonia dello scoprimento della targa, opera di Barba Brisiu, artista della motosega, al quale sono andati gli elogi ed i ringraziamenti da parte degli intervenuti. Il viceparroco di San Dalmazzo, don Luca Lanave, ha impartito la benedizione all’opera con la quale i Lions «hanno voluto trasformare il ristorante Amunse nella loro casa, nella loro sede ufficiale».
Il grazie del presidente anche all’emozionato titolare Valerio Pellegrino, socio del Club, che con Carlo Giraudo ha riaperto un anno e mezzo fa la splendida struttura, «in un luogo magico, dove c’è una grande energia positiva». Cerimonia solenne per l’apertura dell’anno lionistico con l’esecuzione dell’inno dei Lions Club, l’inno d’Europa e l’inno d’Italia. Il presidente ha poi dato un sommario conto dei principali eventi che si terranno nelle serate lionistiche che ha voluto chiamare “le vijà”.
«Quest’anno tenteremo di focalizzarci sulla qualità delle cose che andremo a fare, cercando di essere il più possibilmente inclusivi, collaborando, come è consuetudine positiva di questo Club, con le scuole e le associazioni del territorio (Associazione per gli Studi Storici, Scuola di Pace di Boves…) facendo dei service utili alla nostra comunità. Obiettivo per me fondamentale è di creare armonia nel Club, perché senza armonia e partecipazione non si fa squadra. In tutto l’anno faremo circa 14 incontri con due assemblee. Gli incontri o vijà saranno di mercoledì e saranno improntati alla frugalità, che per noi è una scelta e non una costrizione».
c.s.