La voce è come il vento, invisibile ma forte. La voce è parte di noi. La voce, ogni voce, è sempre all’aperto e non ha un tetto sotto il quale ripararsi. La voce ha peso anche se non pesa nulla, la voce nasce dentro ma per esistere deve uscire, andarsene, a volte fuggire.
Quest’anno scrittorincittà è dedicato alle voci, e le voci non hanno età, o forse hanno tutte le età. scrittorincittà anche quest’anno offre un centinaio di incontri per bambini e bambine, ragazze e ragazzi. Di questi, decine di incontri sono espressamente destinati alle scuole. Numerosi autori arriveranno a Cuneo espressamente per incontrare i lettori studenti e i loro insegnanti di tutte le scuole e di tutte le età, dal primo anno della scuola dell’infanzia fino a chi studia per la maturità.
È un’occasione importante per gli istituti scolastici, che ritrovano autori amati dai ragazzi, sorprese, novità… A tutti è chiesto di leggere i libri, di prepararsi, di allenare la curiosità, di lavorare sulle parole degli ospiti: è il modo migliore per accogliere un autore. Tanti incontri, tanti autori. Ci sono autori che danno voce a chi non ne ha, ragionando sul mondo, sulla storia, sugli altri, sull’etica a tutte le età, come Fiammetta Borsellino, Christian Hill, Alessandra Viola e Rosalba Vitellaro (che portano la storia di Andra e Tati), Patrice Lawrence, Daniele Aristarco, , Maite Carranza, Anna Sarfatti, Gabriela Jacomella, Viviana Mazza, Andrea Franzoso, Jacopo Tomatis, Cesare Picco.
Scrittrici e scrittori che raccontano la forza delle parole e dei gesti, come Beatrice Masini, Lucia Scuderi e Cosetta Zanotti, Giuditta Campello, Nicola Brunialti, Sandro Natalini, Roberta Angaramo, Fabrizio Altieri, Fiore Manni, Arianna Giorgia Bonazzi, Gigliola Alvisi.
C’è chi ragiona sulla propria identità, come Mauro Berruto, Silvia Vecchini e Sualzo, Rosario Esposito La Rossa, Claudio Fava, Giorgio Scianna, Marco Scarponi, Marta Palazzesi, Alessandro Q. Ferrari, Riccardo Gazzaniga.
La voce diventa colore, disegno, forma in movimento con Nicoletta Bertelle (autrice anche dell’illustrazione dell’immagine ufficiale 2019), Gek Tessaro, Fabian Negrin. O chi racconta la scienza, come Andrea Valente, Andrea Vico, Elisa Palazzi, Carlo Carzan, Lorenzo Monaco,
Giuseppe Festa. O chi indaga sul futuro, sui sogni e sui desideri emozionanti, come Guido Sgardoli, Emanuela Nava, Davide Morosinotto, Gigliola Alvisi, Marco Magnone.
Chi si diverte a raccontare storie divertenti e avventurose, come George Bloom, Manlio Castagna, Paolo Gallina, Laura Walter, Agnese Baruzzi, Fabio Genovesi. O chi sa raccontare le storie ai più piccoli, come la Compagnia Il Melarancio e le Lettrici Abl – Amici delle Biblioteche e della Lettura, Raffaella Castagna, Teresa Porcella, Luigina Del Gobbo
Il tema
«Voce!» è il richiamo che arriva quando si parla troppo sottovoce, ed è un invito che scrittorincittà ha fatto sempre suo: il festival dà voce a scrittrici e scrittori, illustratrici e illustratori, e poeti, registi, attori, musicisti… dà voce alle immagini e alla musica, alle mani e al corpo intero. scrittorincittà sono voci che si parlano, raccontano, discutono. scrittorincittà, proprio come la voce, nasce vicino al cuore ma sale verso i pensieri.
Lo sappiamo: ci sono voci che si alzano potenti e si fanno ascoltare con piacere, ci sono voci che s’abbassano e che vanno recuperate e risollevate: per ascoltare bisogna sapersi avvicinare. Ci sono voci che si perdono, e non si dice forse “perdere la voce?” E succede a tante, troppe persone. Dedicare la XXI edizione di scrittorincittà alle voci significa festeggiare il pensiero e la condivisione, la possibilità un po’ sognata e un po’ realizzata che voci diverse possano convivere, fare comunità, trovare ascolto e comprensione.
Umberto Eco diceva che «Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro». A questo servono le molte voci della scrittura. È voce il respiro faticoso di chi completa la propria impresa sportiva, il respiro trattenuto di chi scopre qualcosa di nuovo.
Il rumore di una penna che viene appoggiata quando si mette il punto finale a un pensiero, quando si posa un pennello alla fine di un quadro. Voce è musica e canto, la voce è racconto. Come ci insegnano i più begli albi illustrati per bambini, sono voce anche le immagini e ogni altra espressione artistica dell’uomo. Le voci di scrittorincittà si distinguono anche quando cantano in coro, e ascoltano gli altri anche quando cantano da sole. Lasciarsi ispirare dalle voci vuol dire pensare alle voci che corrono nelle strade e nelle notizie, e a chi le afferra e che uso ne fa; riflettere sulle troppe “voci del padrone” che ostacolano la libertà e l’umanità; ragionare sulle “voci del dizionario”, ossia sulle parole e sul loro valore in un mondo che sembra scordarsene; ascoltare le voci di pianto, di dolore; ascoltare anche il silenzio, che a modo suo è una voce fortissima.
La voce vale a tutte le età. Ha valore quando è la “voce bianca” dei bambini e delle bambine, bianca come un foglio dove ancora puoi scrivere tutto il futuro. Ha importanza quando la voce cambia, e il bambino diventa ragazzo e poi giovane e poi adulto. La voce ci accompagna, le voci desideriamo accompagnarle. Scrittorincittà edizione XXI si schiarisce la voce e prova a chiarire e a dare luce alle voci che si sentono, che si ascoltano, che hanno da dire molto, sempre. Sono le nostre voci, sono le voci degli altri. Voci del verbo leggere.
Per chi è
Per tutti. Scrittorincittà non funziona come un convegno di studi e non è un appuntamento per specialisti. I suoi incontri includono scrittori, ma anche persone che nella vita si sono occupate e si occupano di tutt’altro ma che, a un certo punto del loro percorso, hanno affidato alla scrittura le loro storie. A Cuneo queste persone vengono a raccontare dal vivo, a un tavolo o magari su un palcoscenico, le loro esperienze di scrittura e di vita. Più della metà del programma è dedicato ogni anno alle scuole, ai bambini e ai ragazzi (scrittorincittà è l’unico festival in Italia che propone appuntamenti sia per i ragazzi che per il pubblico adulto dedicando a entrambi lo stesso spazio).
Il primo obiettivo di scrittorincittà è promuovere la lettura per tutti, fin dalla più tenera età. E farlo attraverso l’incontro e il confronto tra chi legge e chi scrive, disegna, racconta, sfruttando modalità diverse e originali.
La città
Il festival può essere l’occasione per scoprire una città che si sta rinnovando, a partire dallo splendido centro storico, con turismo in costante crescita e proposte culturali ed enogastronomiche sorprendenti.
Chi la organizza
Scrittorincittà è organizzata dall’Assessorato per la Cultura del Comune di Cuneo. La Regione Piemonte la sostiene dalla prima edizione; la Provincia di Cuneo è partner logistico. Ogni anno vi collaborano più di 300 volontari. Fondamentale, soprattutto per la realizzazione del programma scuole, è il supporto dell’Associazione ABL-Amici delle Biblioteche e della Lettura. I partner privati (fondazioni bancarie e aziende nazionali e del territorio) contribuiscono in larga parte alla realizzazione della manifestazione. Senza il loro supporto – economico, tecnico, progettuale – scrittorincittà non sarebbe possibile.
Informazioni
Gli incontri per le scuole sono gratuiti, su prenotazione. Gli incontri aperti al pubblico prevedono un biglietto d’ingresso (dai 3 ai 5 euro)
c.s.