Elva, Caluma el vache: consegnato un documento con le criticità del comparto alla Regione

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I malgari svolgono un lavoro importante anche da un punto di vista sociale e ambientale, contribuendo alla manutenzione delle nostre vallate e delle nostre montagne, ecco perché vanno aiutati a svolgerlo al meglio. Questa nostra manifestazione rappresenta un momento di incontro per celebrare la tradizione della transumanza, ma anche un’occasione di confronto con il mondo politico ed istituzionale sulle problematiche legate alla pastorizia in montagna”, così Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo, ha aperto la seconda edizione di “Caluma el vache.

Il ritorno della mandria a valle” che si è svolta venerdì 4 ottobre ad Elva in occasione della discesa della mandria del malgaro Diego Mustat. All’evento, organizzato da Confagricoltura Cuneo in collaborazione con il Comune di Elva e l’ATL del Cuneese, erano presenti l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, il consigliere regionale Paolo Demarchi, il sindaco di Elva Mario Fulcheri, oltre a numerosi malgari o imprenditori agricoli delle terre alte e agli alunni delle classi quarte della Scuola Primaria di Passatore.

Da un confronto con i nostri associati, sono emerse una serie di criticità che chi vive e lavora in quota si trova a dover affrontare – ha proseguito Allasia –. Questioni che è necessario mettere in luce perché incidono profondamente sulla gestione del lavoro per gli allevatori; parliamo degli obblighi burocratici eccessivi che i malgari si trovano a dover sostenere pur operando in un contesto già particolarmente ostico; della forte preoccupazione per la presenza in aumento del lupo e, più in generale, dell’ampia e annosa questione della gestione della fauna selvatica e poi di tutte le problematiche connesse ad una viabilità precaria e di quelle legate alla fotointerpretazione dei pascoli o al calcolo del carico minimo di bestiame in base alla superficie, elementi determinanti per le domande di erogazione dei premi Pac e Psr”.

In particolare Confagricoltura Cuneo evidenzia che, in merito ai danni provocati dai lupi, non siano più accettabili le incertezze e le difformità normative, senza considerare che i danni sono diretti (capi predati) ed indiretti (costi veterinari, mancata produzione, ecc.). “In generale, sui danni da fauna occorre ristabilire un equilibrio ambientale che ormai si è perso, intervenendo con una serie di misure contenitive adeguate – ha aggiunto il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio –. In quest’ottica, Confagricoltura da anni si batte per apportare modifiche alle norme che regolano questa complessa materia. Inoltre, abbiamo recentemente avviato un’opera di sensibilizzazione dei Comuni e delle Unioni Montane della provincia, proponendo a ogni ente l’approvazione di un ordine del giorno con la richiesta di adozione di idonee iniziative al riguardo, da trasmettere alla Giunta regionale e al Governo tramite la Prefettura”.

Al termine dell’evento è stato consegnato alla Regione Piemonte, nelle figure dell’assessore Luigi Icardi e del consigliere Paolo Demarchi, un documento con le principali criticità con cui i malgari si devono confrontare, che nei prossimi giorni sarà inviato al presidente Alberto Cirio e agli assessorati all’Agricoltura e alla Montagna.

Come associazione, continueremo a farci portavoce nelle sedi istituzionali delle istanze del mondo agricolo che opera in montagna, sempre disponibili a fornire alle istituzioni il nostro contributo di idee e proposte” ha concluso il presidente Enrico Allasia, che ha anche ringraziato i Carabinieri Forestali per la sensibilità mostrata nei confronti del comparto. La giornata è poi proseguita con la consegna della “Cioca d’or” al malgaro Luciano Lando di Prazzo e il pranzo per i partecipanti a base di salumi, formaggi e vini cuneesi sotto la tensostruttura posta davanti al Municipio.

c.s.