I Carabinieri della Compagnia di Canelli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un gruppo di soggetti gravemente indiziati di aver commesso sette tra furti e rapine ai danni di case di riposo, nel periodo intercorrente tra l’ottobre dello scorso anno e l’aprile di quest’anno. Il territorio interessato dagli episodi criminosi riguarda le province di Asti, Alessandria, Cuneo e Pavia.
Gli autori, consapevoli del fatto che ogni struttura detenesse una cassaforte per conservare denaro contante o i preziosi dei degenti, si introducevano nelle case di riposo nottetempo, attraverso la forzatura di porte o finestre e, dopo aver “tagliato” la cassaforte con apposita strumentazione, ne asportavano l’intero contenuto.
Il primo episodio denunciato ai Carabinieri, avvenuto a Canelli, risale all’ottobre scorso.
Proprio a seguito di questo fatto, i militari del Nucleo Operativo della locale Compagnia hanno avviato una complessa attività di indagine basata inizialmente sull’analisi dei sistemi di videosorveglianza di cui la città è fornita.
Dopo aver dunque stretto il cerchio attorno ad un gruppo avente base tra il pavese e l’alessandrino, l’indagine è proseguita con l’utilizzo di attività tecniche, fino a quando, nello scorso aprile, avuta contezza di un possibile colpo della banda, i Carabinieri hanno organizzato un servizio di appiattamento che ha consentito l’arresto in flagranza del reato di uno dei malviventi. Questi ultimi fatti si sono svolti a Strevi in provincia di Alessandria. In quella occasione, i complici dell’arrestato erano riusciti a dileguarsi, ma le successive attività di indagine dei Carabinieri hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a loro carico, sufficienti a consentire l’emissione delle odierne ordinanze.
Gli elementi raccolti, hanno permesso di ricostruire almeno altri sei episodi analoghi.
Tra i reati contestati anche quello di rapina, infatti, durante uno dei furti, gli autori, sorpresi da un’operatrice sociosanitaria, non avevano esitato a minacciarla per metterla in fuga.
In un’altra circostanza, dopo aver sottratto dall’interno di una cassaforte un bancomat con relativo PIN, avevano effettuato due prelievi presso un istituto bancario nella provincia di Alessandria.
Un altro episodio è accaduto a Rodello, ed in merito a questo i Carabinieri della Compagnia di Alba avevano prontamente sviluppato indagini approfondite giungendo a conclusioni perfettamente coincidenti con quelle dei colleghi di Canelli, interessati alla maggior parte degli episodi.
Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Asti, diretta dal Dott. Alberto Perduca, e in particolare dal Sostituto Procuratore Dott.ssa Donatella Masia, mentre le misure cautelari sono state emesse dal GIP Dott.ssa Francesca Di Naro.
Due dei soggetti destinatari delle misure, al momento dell’esecuzione, erano già in carcere, mentre il terzo è attualmente irreperibile, verosimilmente in un Paese straniero.
c.s.