Per la sua 26a volta la Fiera Regionale della Zucca di Piozzo festeggia alla grandissima la “sua” Regina con la Z maiuscola: la Zucca in tutte le sue declinazioni, ben oltre la tavola. E proprio come una volta, come nelle favole, alla sua Corte sono arrivati gli “artisti” a celebrarne la bellezza.
Vengono dai confini estremi del “regno” piemontese, da Verbania, sul Lago Maggiore, ma sono totalmente innamorati tra loro e del territorio da sembrare qui da sempre. Sono Carlo Bava, medico e fotografo della “Milano da bere” oggi convertito alla fotografia della Natura Viva alimentare e sua moglie Mariacristina Pasquali, esperta di erbe selvatiche e sapori naturali, nonché collaboratrice di Rai3 per la trasmissione Geo.
Come dire, la Natura li fa e poi li accoppia questa volta per il nostro piacere della vista e dell’intelletto con la loro bella mostra “Cucurbita comanda colore”. Mostra curatissima e di alta qualità dove ogni fotogramma ha per didascalia il codice originale generato dal sensore elettronico della camera fotografica, niente orpelli, solo purezza di creazione come fa la Zucca stessa che viene celebrata come ideale oggetto di design e arte.
Se non credete ai vostri occhi e sospettate qualche trucco fotografico non vi resta che confrontarle con le vere Zucche storiche esposte nella stessa chiesa di San Giovanni Decollato: bellezza mozzafiato a due e tre dimensioni! Ma perché limitare questa gioia ai soli “KM ZERO”? Ecco l’idea geniale dei due artisti che hanno chiesto ad altri bambini artisti e adulti artisti bambini d’inviare fisicamente la loro idea di Zucca creando una mostra che ha generato il passaparola in tutto il mondo per la questa fiera di Piozzo.
Niente virtuale, niente social fotografico con un solo click, ma spedizioni di buste e pacchi con i “vecchi” francobolli di veri pezzi d’arte, alcuni di grande valore artistico. Il risultato è che Piozzo, anche grazie a loro, sta dimostrando che “oltre alla birra c’è di più”! Quindi un luminoso futuro assicurato, con il contributo di questi due “zucconi” d’artisti (che tra l’altro a dicembre porteranno a Piozzo la loro musica celtica) che usano due strumenti rari: passione e competenza. E li chiamano “Zucche”! Alè, che i puruma feira!
c.s.